Edicole: Fenagi non aderirà alla serrata del 28 gennaio

Cartosio: “Dobbiamo puntare a superamento dell’obbligo di parità di trattamento, una norma nata quando c’era la tv in bianco e nero”

Fenagi, l’associazione che riunisce le edicole Confesercenti, non aderirà alla chiusura promossa per il prossimo 28 gennaio.

“Che la stampa sia in crisi da oltre 10 anni è ormai un dato di fatto, ma illudere la categoria che la crisi sia dovuta solo alla mancanza di volontà della Fieg di mettere soldi per la categoria con un nuovo accordo Nazionale, non è la strada giusta”, così Christian Cartosio, Presidente della Federazione Giornalai della Confesercenti.

“Siamo fermamente convinti – continua Cartosio – che il percorso avviato da questo Governo con aiuti concreti alla rete di vendita in crisi sia il più giusto. Occorre continuare in questa direzione ed eliminare l’unico onere rimasto alla rete di vendita per rendere le edicole veramente ‘libere’: l’obbligo di parità di trattamento sulle pubblicazioni, una norma nata quando c’era la tv in bianco e nero”.

Per questo la Fenagi sta facendo pressione sul Dipartimento Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri affinché si esprima sul reale significato della norma (art. 8 legge 198/2016) nella quale è scritto che questo obbligo, riservato solo alle edicole esclusive, deve essere rispettato solo per “la prima immissione sul mercato” delle pubblicazioni.

Inoltre è necessario creare con urgenza le condizioni affinché ai punti vendita esclusivi sia riservato, per il ruolo di diffusori della cultura e dell’informazione, un trattamento fiscale agevolato, una sorta di ‘flat tax edicole’.

Sono queste le ragioni che hanno motivato la Federazione Nazionale Giornalai a non aderire alla serrata delle edicole promossa per il 28 Gennaio, adoperandosi attraverso il dott. Pier Luca Santoro, consulente nominato dal sottosegretario Vito Crimi, affinché si convochi al più presto un tavolo con tutti gli attori della filiera presso il Dipartimento Editoria e si definiscano nuove regole ed interventi concreti per il rilancio del settore.

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