Editoria: Sindacati, ‘che fine ha fatto la Legge sulla Lettura?’

La nota congiunta di Sil Confesercenti, Ali Confcommercio ed Adei editori indipendenti: “il mondo del libro è in trepidante attesa, ogni giorno che passa è un costo sociale”

Il mondo del libro è in trepidante attesa per il pdl-lettura, del quale si sono perse le tracce nei lavori d’aula. Anche oggi, nonostante fosse previsto il prosieguo della discussione, non ve ne è traccia nei resoconti di seduta.

Ogni giorno che passa senza che si discuta questa legge rappresenta un costo sociale, economico e culturale per la tenuta della rete delle librerie e cartolibrerie: come abbiamo già ribadito, nel periodo 2011-2016 secondo Istat sono scomparse 2.000 tra librerie e cartolibrerie: più di una serranda abbassata al giorno! Ma la cosa più preoccupante è l’accelerazione del processo di concentrazione in atto: in questi giorni si parla di una imminente offerta di Amazon  rivolta a librerie e cartolibrerie, offerta che modificherà per sempre gli assetti distributivi del libro in Italia. Scardinerà di fatto il sistema che, con la legge Levi, ha permesso ai grandi gruppi di veder crescere le proprie quote di produzione (erano 88.10%lecopie prodotte nel 2011, sono il 90%nel 2017 secondo dati Istat) sia di distribuzione. Lo scrivono in una nota congiunta Ali Confcommercio, Sil Confesercenti ed Adei editori indipendenti.

Ricordiamo – continua la nota –   che le librerie di catena sono passate dal 41% nel 2011 del mercato al 43.50% nel 2019 senza considerare poi le quote dell’online e della gdo dove pure sono forti gli interessi dei gruppi editoriali.
Ci auguriamo vivamente – concludono infine le associazioni –   che nei prossimi giorni la visione costruttiva ed equa disegnata dal pdl lettura prevalga sugli interessi di pochi grandi gruppi. Gruppi che, del tutto paradossalmente, incredibilmente, non sottoscrivendo la giusta regolamentazione prevista dal pdl finiranno per consegnare il mondo del libro italiano ad Amazon.

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