Elezioni Comunali di Genova, le richieste di Confesercenti ai candidati

L’Associazione chiede di assumersi dieci impegni nei confronti delle imprese del commercio, dei servizi e del turismo di Genova

A dieci giorni dal voto, Confesercenti chiede ai candidati sindaco e a quelli al consiglio comunale di assumersi dieci impegni nei confronti delle imprese del commercio, dei servizi e del turismo di Genova. Dieci priorità, non certamente esaustive dei problemi, che l’associazione chiede di affrontare al futuro sindaco e ai nuovi consiglieri comunali, che possono significare molto per le piccole e microimprese di Genova.

  1. Emergenza rifiuti: portare a termine l’iter amministrativo e la realizzazione gli impianti ed abbattere le tariffe per uscire da una situazione insostenibile. Migliorare il servizio di spazzamento strade laddove vi solo palesi carenze e degrado.
  2. Aree blu ed isole azzurre: rivedere la tariffazione sia in termini di riduzione dei costi, sia di rimodulazione e articolazione delle tariffe per favorire la sosta breve, ma anche i turisti che pernottano per più giorni in città. Inserire in via definitiva le giornate gratuite in occasione di particolari eventi, in particolare l’inizio dei saldi. Aumentare la quota di isola azzurra per favorire la vera sosta a rotazione.
  3. Cantieri: normare e gestire l’impatto dei cantieri di tutte le specie e dimensioni sulle attività economiche, prevedendo nelle gare d’appalto l’obbligo di preavviso d’inizio lavori alle attività interessate dai cantieri e l’individuazione di un referente di cantiere a cui comunicare eventuali criticità, introducendo la previsione di sgravi codificati per le occupazioni di suolo pubblico e la previsione di impianti pubblicitari gratuiti per le attività occultate dalle palizzate, nonché regole di decoro ed estetica per queste ultime.
  4. Risistemazione dei mercati di merci varie e ristrutturazione di quelli coperti: razionalizzazione delle aree mercatali, spostamento in aree più commerciali di alcuni mercati periferici, dotazione di servizi igienici e punti luce previsti dalla legge regionale, sperimentazioni di orari più compatibili con le abitudini di consumo quali misure indispensabili per il rilancio dei mercati cittadini. Prevedere almeno un mercato di merci varie nel Municipio Centro-Est. Destinare ulteriori fondi per la ristrutturazione dei mercati coperti e installare i contatori dell’acqua per chiudere un contenzioso ormai ultra decennale.
  5. Lotta all’abusivismo: realizzare una campagna di sensibilizzazione a turisti e cittadini sui danni derivanti da contraffazione e abusivismo, potenziare servizi di controllo su tutti i possibili ambiti di concorrenza sleale in collaborazione con le forze dell’ordine e adottare uno specifico regolamento per le manifestazioni con somministrazione temporanea (sagre, ecc). Cominciare a perseguire veramente anche chi compra merce contraffatta.
  6. Moratoria sulla grande distribuzione organizzata e rilancio di Civ e Patti d’area: basta a grandi strutture di vendita, basta a cambi di destinazioni d’uso per superfici commerciali, basta “farciture” di superfici commerciali per far quadre i conti di impianti sportivi, terminal traghetti, ecc. Vanno invece rilanciati i Patti d’area, oggi uno dei pochi strumenti atti ad arginare le liberalizzazioni selvagge del settore commercio. I Centri integrati di via (Civ) devono essere sostenuti portando eventi anche in aree decentrate e implementando il coordinamento tra eventi dei Civ e quelli municipali e Comunali;
  7. Digitalizzazione delle cedole librarie: basta stampare ogni anno migliaia di cedole cartacee, basta ai ritardi nel sistema  delle consegne, basta disagi per alunni, famiglie ed imprese sempre più in crisi per i cronici ritardi di pagamenti che contribuiscono ad affossare le librerie. Questa sarebbe un contributo vero alla Smart City.
  8. Ordinanza Movida: Introdurre un sistema di bonus/malus che preveda la riduzione dell’orario di somministrazione per chi effettivamente crea i problemi e i disagi.
  9. Ripascimento delle spiagge cittadine e Porticciolo di Nervi: esiste un forte indotto generato dalle spiagge presenti lungo l’arco costiero cittadino, con adeguati e puntuali ripascimenti si potrebbe sostenere notevolmente l’economia di alcuni quartieri, dare un servizio migliore ai cittadini e contribuire al sistema di accoglienza e di immagine turistica della città, anche alla luce del miglioramento registrato nella qualità delle acque. A Nervi occorre poi sistemare la piscina o demolirla per far posto ad altro, dragare il porticciolo per consentirne la fruibilità a fini turistici, in partic. attracco battelli turistici, così da allargare il circuito turistico cittadino, valorizzare il polo museale del Levante e i parchi, ecc.
  10. Accessibilità del Centro Storico: istituire una linea circolare da Carignano ai Magazzini del Cotone*, realizzata da Amt o appaltata a privati, al limite prevedendo tariffe per turisti e riduzioni per residenti e attività economiche. Trovare soluzioni per il carico e scarico. Rivedere viabilità.
    [*P.zza di Carignano, via Ravasco, P.za Sarzano, Stradone S. Agostino, via S.Donato, salita Del Prione, via di Porta Soprana, p.zza Matteotti, via S. Lorenzo, piazza S. Lorenzo, via Di Scurreria, p.za Campetto, via Degli Orefici, p.za Banchi, via Al Ponte Reale, p.za Caricamento, Calata Cattaneo, Calata Mandraccio, Magazzini del Cotone. Percorsi sono già stati oggetto di sperimentazione da AMT nel 2010].

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