Energia: Ue, proposta dettagliata su Price Cap Gas dopo ok Consiglio

Price cap

Il meccanismo di correzione del mercato per cui il Consiglio Ue ha dato il via libera politico a livello di leader la settimana scorsa seguirà un “approccio a due fasi”: la Commissione ha presentato il 18 ottobre scorso una “serie di principi” e, una volta che i ministri avranno trovato un accordo su questi nel Consiglio Ue, “presenteremo una proposta più dettagliata”.

Lo hanno spiegato i portavoce della Commissione Europea, durante il briefing con la stampa a Bruxelles. “Una volta che quei principi saranno stati concordati presenteremo una proposta più tecnica”, ha detto il portavoce Tim McPhie.

Il Consiglio Europeo nelle conclusioni ha invitato la Commissione e il Consiglio Ue (che è un organo legislativo, a differenza del Consiglio Europeo) a presentare “con urgenza” decisioni “concrete” per arrivare, tra l’altro, a un “corridoio dinamico di prezzo sulle transazioni sul gas naturale per limitare immediatamente gli episodi prezzi di gas eccessivi”. Con una postilla: “Tenendo conto delle salvaguardie delineate nell’articolo 23 comma 2 della bozza di regolamento proposta il 18 ottobre scorso” dalla Commissione.

Il comma prevede ben otto ‘caveat’ per il meccanismo:

  • dovrà applicarsi alle transazioni sul Ttf, la piazza virtuale basata in Olanda gestita da Gasunie che è il benchmark attuale per il prezzo del metano, prezzo che, ha detto il presidente francese Emmanuel Macron, “è imperfetto, perché basato principalmente sui gasdotti e sulla situazione in Norvegia e Olanda”. Altri hub europei “potrebbero essere legati al prezzo spot Ttf corretto attraverso un corridoio di prezzo dinamico”.
  • Non deve “pregiudicare gli scambi di gas over the counter”, cioè fuori dai mercati regolamentati.
  • Non deve “mettere a rischio la sicurezza delle forniture di gas dell’Unione”.
  • Dipende dai “progressi fatti nell’attuare gli obiettivi di risparmio di gas”.
  • Non deve produrre “un aumento complessivo dei consumi di gas”.
  • Deve essere disegnato in modo da “non prevenire” i flussi intra Ue di gas.
  • Non deve “pregiudicare il funzionamento ordinato dei mercati dei derivati”.
  • Deve infine tenere conto dei prezzi del gas “nei diversi mercati dell’Ue”.
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