Faib al Fuels Mobility di Bologna: il futuro della rete carburanti passa per multimodalità e hub energetica

Faib al Fuels Mobility

“Profilo da manager d’area per i futuri gestori”

Si è tenuto presso la Fiera di Bologna, ieri 13 ottobre, nell’ambito della manifestazione Fuels Mobility, promosso da Faib Confesercenti, un doppio appuntamento: uno su “Quale gestore per la mobilità del futuro” e uno su “Smart working, mobilità, e assetto della rete”, con la partecipazione degli attori del settore, docenti universitari, urbanisti ed esperti che hanno esposto le linee di sviluppo della rete di distribuzione dei carburanti sulla base dell’evoluzione dei trend economici, sociologici, tecnologici, impattanti sui profili della mobilità, per concludere che il futuro della rete carburanti passa per la multi modalità’ e la sua configurazione in hub energetici con manager d’area a condurre centri servizi integrati.

“Dagli interventi degli esperti, dati economici alla mano di fonte Opec, IEA, FMI ed Ocse, emerge in modo chiaro il rallentamento dell’economia mondiale. Questa, insieme alle incertezze geopolitiche e le esigenze energetiche nel breve medio periodo, sta riscrivendo l’agenda europea. Una situazione che richiede con la forza dell’evidenza la ridefinizione del limite al 2035 per i motori termici. Mentre appaiono sempre più evidenti le tensioni sociali dovute a provvedimenti di limitazione alla circolazione che non tengono conto del necessario timing sociale”.

A dichiararlo Giuseppe Sperduto, Presidente nazionale di Faib.

“Ribadiamo la necessità di sostenere i processi di decarbonizzazione dell’economia e dei trasporti. Bisogna però prendere atto con realismo che, nel migliore degli scenari,  ancora nel 2030 la stessa mobilità elettrica non rappresenterà più del 20%. E il petrolio, nelle previsioni Opec, costituirà nel 2045 la principale fonte energetica, coprendo il 28% della domanda mondiale di energia, seguita dal gas (24%). Mentre tutte le altre fonti rinnovabili, insieme, non dovrebbero andare oltre il 25%. Questo scenario colloca verosimilmente gli attuali impianti di distribuzione di carburanti al centro della transizione per i prossimi anni. Serviranno ad offrire i servizi necessari alla mobilità di persone e merci, ferma restando la necessità di ampliare l’offerta a tutta la gamma delle nuove energie. I gestori sono pronti a mettersi in discussione e ad assumere le necessarie riconversioni professionali”

“Da Bologna il settore rilancia – conclude Sperduto – la necessità, appena insediato il Governo, di riaprire subito il tavolo di filiera per avviare il processo di riforma e innovazione della rete in linea con gli obiettivi del PNRR. Ma anche di rivedere in Europa l’obiettivo di vietare la produzione di vetture con motorizzazione a combustione interna entro dal 2035”.

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