Fiesa Confesercenti e Assoittici al Ministro dell’Ambiente e al Ministro delle Politiche Agricole

Occorrono misure urgenti per contrastare la plastica in mare

Con una nota a firma dei Presidenti di Fiesa Confesercenti Gianpaolo Angelotti e di Assoittici Raffaele Viggiani  il settore alimentare della Confederazione è intervenuta sui Ministri dell’Ambiente e delle Politiche Agricole sulla questione della plastica in mare divenuta una vera e propria emergenza.

La nota ricorda che nel Mediterraneo, secondo autorevoli stime, la plastica rappresenta il 95% dei rifiuti in mare aperto, sui fondali e sulle spiagge. I Presidenti, facendo il punto, segnalano che sebbene il Mediterraneo rappresenti un bacino marino non paragonabile agli Oceani ospiterebbe circa  il 7% della microplastica dispersa nei mari a livello mondiale: con  frammenti piccoli e insidiosi che raggiungono concentrazioni record.

Fiesa e Assoittici sottolineano che sull’allarme plastica nel Mediterraneo sembrano convergere diversi istituti di ricerca e associazioni ambientalistiche, compreso il programma ambientale delle Nazioni Unite che individua nel Mediterraneo sino a 100mila frammenti di varie dimensioni di plastica per chilometro quadrato.

Angelotti e Viggiani manifestano, come operatori professionali della commercializzazione, ai due Ministri la loro preoccupazione per l’impatto di tale inquinamento sulle specie marine e di conseguenza sulla salute umana per le implicazioni di tale tipo di inquinamento per i pesci che risultano fortemente esposti al rischio ingestione.

Fiesa e Assoittici sollecitano, quindi, il varo di interventi legislativi finalizzati al contrasto del fenomeno dilagante della plastica in mare attraverso misure di sostegno ai fini dello smaltimento alle marinerie che recuperano nella loro attività di pesca plastiche e prodotti inquinanti. Infatti, denunciano i Presidenti, oggi i pescatori che raccolgono in mare rifiuti e/o plastiche con le reti ne diventano responsabili e sono tenuti a pagarne lo smaltimento. Una situazione che disincentiva atteggiamenti virtuosi verso il mare.

Fiesa Confesercenti e Assoittici ritengono a tal fine utile una norma nazionale che incentivi i pescatori a non ributtare in mare le plastiche pescate.

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