Fiesa: il Mipaaf, riunisce il tavolo del grano

Chiesto intervento su Ungheria per ristabilire il libero commercio e il rafforzamento della logistica di stoccaggio  

Si è riunito a Roma il 10 marzo us, presso la Sala Cavour del Mipaaf, il Tavolo sul Grano, convocato dal Sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali, Gian Marco Centinaio.

Il Sottosegretario ha introdotto i lavori dicendo che, alla luce di quanto sta accadendo in Ucraina, quella della convocazione del tavolo di filiera è un’iniziativa necessaria a fronte dell’attuale contesto internazionale, per svolgere un ampio confronto con tutti gli attori, che già prima dell’inizio del conflitto era in difficoltà a causa di preesistenti criticità, come l’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia. Il compito e il dovere del Governo è quello di ascoltare quanto i componenti il Tavolo hanno da proporre e/o sollecitare in termini di analisi del contesto di filiera.

A fare da filo conduttore tra i numerosi interventi è stata la preoccupazione dovuta alla situazione ucraina acuita anche dal fatto che l’Ungheria, stato membro dell’Ue, ha vietato tutte le esportazioni di grano e cereali con effetto immediato a causa dell’aumento dei prezzi causato dall’invasione russa in Ucraina. A proposito della questione “Ungheria”, il Sottosegretario Centinaio ha detto che con il Presidente Orban va aperto un canale istituzionale da parte del Presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi, per lo sblocco delle esportazioni.

Anche il delegato di Fiesa Confesercenti, nel suo intervento ha fatto riferimento alle problematiche generate dal conflitto Ucraina/Russia, soprattutto per l’effetto dell’aumento dei prezzi del grano, del gas, del carburante per il trasporto e dell’energia elettrica. Per Fiesa, quello della panificazione è un settore energivoro e in quanto tale va inserito tra quelli che necessitano di interventi di ristoro e di revisione della fiscalità, compreso il riequilibrio con i laboratori agricoli. Il delegato ha aggiunto anche che è assolutamente necessario affrontare il problema delle “Aliquote dell’acqua”, inserendo nelle tariffazioni agevolate anche le imprese della “Trasformazione alimentare”, come quelle della panificazione. È necessario anche che il Ministro delle politiche agricole si faccia portavoce della necessità di una revisione della PAC (Politica Agricola Comunitaria), con l’obiettivo di eliminare gli schematismi che vincolano le produzioni degli Stati membri, compreso la libera coltivazione dei terreni marginali e non irrigui da destinare al frumento. Inoltre, la Fiesa ha ribadito la necessità dell’istituzione del Tavolo Grano-Pane al fine di agevolare il confronto con le parti interessati, dalla produzione alla trasformazione alimentare, e finanziare i Programmi di filiera per la promozione e la valorizzazione dei prodotti da forno. A tale proposito, il Sottosegretario Centinaio ha risposto dicendo che anche per questo aspetto, lo scorso 21 ottobre 2022 è stato istituito, presso il Mipaaf, il Tavolo del Grano Tenero che include tutti i soggetti di filiera (agricoltori, molitori, imprese della panificazione). Per cui, ogni azione, programma e progetto debbono fare riferimento a questo Tavolo.

Tutti gli interventi dei rappresentanti delle Associazioni agricole, delle industrie molitorie e della trasformazione alimentare hanno espresso le loro preoccupazioni derivanti dallo stato di crisi internazionale e dallo stato di fatto della carenza di cereali da destinare all’alimentazione umana, ma anche a quella animale necessaria a sostenere la filiera delle carni.

Un tema significativo e trasversale emerso oggi, è stato quello di assicurare il massimo dei sostegni per la realizzazione di aree e siti di stoccaggio dei cereali per assicurare le riserve quale elemento vitale per il nostro Paese. Tutto ciò è anche utile e necessario per fermare le speculazioni internazionali e garantire la disponibilità del grano; per cui occorre lavorare per accordi di filiera tra imprese, non solo agricole e industriali, ma anche artigiani alimentari e piccole imprese, con obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione.

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