Governo, dalle 11 Meloni alla Camera per il voto di fiducia. Mercoledì 26 ottobre al Senato

Meloni, fiducia nuovo Governo

Il voto è previsto a partire dalle 19.00 a Montecitorio

Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni è attesa dalle 11.00 di martedì 25 ottobre alla Camera dei Deputati per il voto di fiducia al suo governo.

IL TIMING

Dopo il discorso in cui il Presidente del Consiglio indicherà le linee programmatiche dell’esecutivo, la seduta verrà sospesa per consentirle di recarsi a depositare il testo in Senato, dove il dibattito e il voto ci saranno mercoledì 26 ottobre dalle 13.00 circa.

Quindi, dalle 13 alle 17 la discussione generale, alle 17 la replica del presidente Meloni, dalle 17.30 alle 19 le dichiarazioni di voto e infine la votazione con chiama nominale dalle 19 che si concluderà tra le 20 e le 20.30.

IL DISCORSO

Con il suo discorso, hanno spiegato alla vigilia fonti di Palazzo Chigi, la premier vorrà “tracciare un manifesto programmatico che ambisce ad essere la base di lavoro di un’intera legislatura”. “Domani esporrò le linee programmatiche del Governo alla Camera dei Deputati e successivamente consegnerò il testo del discorso al Senato. Un passaggio fondamentale nel quale chiederemo la fiducia al Parlamento”, ha scritto su Facebook la presidente del Consiglio.

LE FORZE IN CAMPO

Con la costituzione dei gruppi parlamentari, il varo del governo Meloni e la nomina dei ministri cristallizza il rapporto di forze tra maggioranza ed opposizione nei due rami del Parlamento. Ecco i numeri in campo:

AL SENATO – A Palazzo Madama la maggioranza può contare su 116 voti su un totale di 206 (sei sono senatori a vita). In particolare, Fi ha 18 senatori, Fdi 63, la Lega 29, Civici d’Italia Noi Moderati 6. Quanto all’opposizione, il Pd ne ha 38, il M5S 28, il Terzo Polo 9. Ci sono poi il gruppo per le Autonomie con 7 senatori, i 7 del Misto e un senatore non iscritto. La maggioranza però potrebbe scontare due ‘handicap’ che porterebbero la maggioranza ad avere dieci voti in meno attestandosi a 106. Ciò è dovuto al fatto che il presidente del Senato (Ignazio La Russa) per consuetudine non vota e che nove ministri sono senatori e, dunque, non saranno sempre presenti in Aula.

ALLA CAMERA – A Montecitorio la maggioranza può contare su 237 voti su un totale di 400 deputati. 44 sono i deputati di Forza Italia, 118 quelli di Fdi, 66 quelli della Lega e 9 quelli di Noi Moderati. Quanto all’opposizione, ci sono 69 deputati del Pd, 52 del M5S, 21 del Terzo Polo, 3 di +Europa, 12 di Alleanza Verdi e Sinistra e 3 delle Minoranze linguistiche, che al Quirinale hanno annunciato il voto contrario alla fiducia. Ci sono poi 30 iscritti al gruppo Misto e tre non iscritti ad alcuna componente.

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