Governo, Draghi: nelle prossime settimane presenteremo riforme fisco e concorrenza

 In conferenza stampa il Premier ha aggiunto: “Sì all’estensione del green pass”

“Nelle prossime settimane ci sarà un’agenda fitta. Verranno presentate le riforme del fisco e della concorrenza. Affronteremo il tema delle politiche attive del lavoro. Il governo deve avere una visione industriale che permetta di riallocare ed addestrare i lavoratori”. Così il Premier Mario Draghi in conferenza stampa a palazzo Chigi con i ministri per gli Affari regionali e le Autonomie Gelmini, dell’Istruzione Bianchi, della Salute Speranza, delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Giovannini.

Prima le leggi delega su concorrenza e fisco, poi vedremo la parte delle politiche attive del lavoro, infine la riforma degli ammortizzatori, la questione delle pensioni e quota cento” ha spiegato il Presidente del Consiglio, stilando il cronoprogramma degli impegni dei prossimi mesi del governo durante la conferenza stampa.

Parlando di green pass ha poi aggiunto: “Il 91,5% degli insegnanti ha ricevuto almeno una dosi di vaccino, quindi anche su quel fronte siamo pronti. L’applicazione del green pass mi pare stia andando bene. Vi saranno sicuramente casi con fotografie di mezzi pieni e delle cose che non vanno, ma in generale l’impressione è che la preparazione sia stata accurata, ben fatta”.

Alla domanda su una possibile estensione del green pass più di quanto non lo sia attualmente Draghi ha sottolineato: “Il ministro Speranza ed io ne stiamo discutendo da un po’ di tempo, l’orientamento è sì, verrà esteso, per decidere esattamente come faremo una cabina di regia, come peraltro chiesto dal senatore Salvini, ma la direzione è quella dell’estensione”.

Sul decreto delocalizzazioni il Premier ha ribadito “abbiamo lavorato tutta estate, ci sono varie posizioni, è una norma complessa, deve essere efficace realistica, ma non credo che avremo tanto tempo prima di uscire con una norma condivisa dal governo”.

Infine su Pil ed economia il Presidente del Consiglio ha detto: “Bene la crescita del Pil, ma si tratta di un rimbalzo dopo la caduta dovuta alla pandemia e la vera sfida sarà quella di mantenere tassi elevati di crescita anche nei primi due trimestri del 2022. L’economia cresce più delle aspettative, molto di più di quanto ci sarebbe aspettato, basta guardare i documenti ufficiali di marzo del Mef. Questo ci dà incoraggiamento, il mercato del lavoro va bene, mezzo milione di occupati in più, l’occupazione generale non mostra cedimento. Ci sono situazioni riprovevoli per come sono state condotte e il governo dovrà intervenire caso per caso ma la situazione è positiva. Tuttavia – ha ammonito il premier – non vale la pena compiacersi troppo di queste cifre: è vero che sono alte, ma il nostro prodotto è caduto in una maniera che non si vedeva da molti decenni. E’ in parte un grande rimbalzo, che sta avvenendo un po’ in tutti i Paesi, e chi è caduto di più rimbalza di più. Dunque la vera sfida è riuscire a mantenere anche nei primi due trimestri del 2022 tassi di crescita considerevolmente più elevati di quello che si aveva prima della pandemia. Lì si giudicherà veramente la capacità dell’economia di trasformarsi e diventare strutturalmente più solida. Ma intanto sicuramente sono buone notizie quelle che vediamo”.

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