Gualtieri in audizione su scostamento di bilancio

“Confermato calo PIL del 9%, per i ristori possibile valutare interno anno”

Il ministro dell’economica Roberto Gualtieri è intervenuto in audizione davanti alle Commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato, nell’ambito dell’esame della Relazione al Parlamento predisposta ai sensi dell’articolo 6 della legge n. 243 del 2012 (scostamento di bilancio).

“Complessivamente – le parole di Gualtieri – sono state varate misure pari a circa il 6,6% del pil, a cui si aggiungono 300 miliardi di crediti oggetto di moratoria e 150 miliardi di prestiti garantiti. Si tratta di uno degli interventi più rilevanti d’Europa paragonabile solo a quello messo in campo dalla Germania”.

Sul PIL Gualtieri ha confermato la stima della NaDef di una caduta del 9% sui dati annuali 2020 e parlato di rischi al ribasso per la previsione programmatica 2021 per il quale si prevedeva una crescita del 6%.

“Grazie allo scostamento di bilancio – ha continuato il ministro – proseguiremo e completeremo gli interventi di sostegno già approvati e riconosciuti finora ai settori più colpiti dalla pandemia, che riteniamo debbano proseguire per tutto il tempo necessario”. Questo scostamento di bilancio dovrebbe essere l’ultimo.

Per quanto riguarda il capitolo ristori, il ministro Gualtieri ha detto che il totale dei ristori e dei contributi a fondo perduto erogati ammonta a oltre 10 miliardi di euro e che “è evidente che con la rapidità dei ristori ci sono casi in cui il metro di comparazione ha prodotto delle ingiustizie, quindi una valutazione ex post che possa valutare l’intero anno, che possa sommare quello che si è avuto e quello che non si è avuto, numeri alla mano, ci consente di ripianare quelle eventuali situazioni di penalizzazione che ci possono essere state”.

Gualtieri ha annunciato anche il prolungamento di strumenti di sostegno e ammortizzatori sociali oltre il 31 marzo e la rimodulazione dell’attività di riscossione necessaria per evitare che la ripresa di questa attività produca assembramenti eccessivi negli uffici dell’Agenzia delle entrate ed anche per diluirne l’impatto.

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