Il presidente di Confesercenti Nico Gronchi ospite speciale alla Borsa Internazionale del Turismo Montano di Trento

La Bitm, la Borsa Internazionale del Turismo Montano, sbarca a Trento, dal 12 al 14 novembre. Nel corso delle tre giornate, si alterneranno momenti di confronto e attività di taglio laboratoriale che coinvolgeranno studenti, operatori turistici, imprenditori, rappresentanti delle istituzioni e delle categorie economiche, in un dialogo costruttivo rivolto al futuro del turismo montano. Tra gli altri, parteciperà al dibattito come ospite speciale il presidente di Confesercenti Nico Gronchi.

Saranno numerosi gli stand presenti tra Tour Operator, aziende ed espositori che discuteranno sulle strategie future per programmare la nuova offerta turistica.

Promuovere una destinazione turistica oggi significa soprattutto due cose: vivere con autenticità la propria identità e saperla raccontare in maniera efficace sui mercati internazionali.

Le Giornate del Turismo Montano 2025 metteranno al centro proprio questi temi, promuovendo un turismo capace di coniugare identità, competitività e sostenibilità. L’evento proporrà convegni, laboratori, esposizioni ed esperienze condivise, introducendo anche una ricerca comparativa sulle strategie comunicative adottate dalle principali destinazioni alpine, per far emergere modelli e buone pratiche.

Essere e narrare il turismo. Chi siamo e come ci raccontiamo.

La prima giornata della manifestazione – mercoledì 12 novembre – si articola in tre momenti distinti, ciascuno dedicato a un diverso livello di lettura e rappresentazione dei territori montani.
La prima parte, Chi siamo, è incentrata su un’analisi sociologica dell’identità dei luoghi di montagna. Intervengono studiosi che da anni si occupano delle dinamiche socio-economiche delle aree interne italiane, con particolare attenzione a quelle alpine. L’obiettivo è restituire una fotografia del momento storico che questi territori stanno attraversando, mettendo in luce le trasformazioni identitarie e sociali in atto.

La seconda parte, Come ci raccontiamo, introduce una novità di questa edizione: la presentazione di uno studio inedito dal titolo “Come e quanto le destinazioni comunicano la propria identità? Un’analisi comparativa”. La ricerca propone un’analisi delle modalità di narrazione turistica adottate da tre aree montane alpine dell’Euregio, con un focus specifico sul tema dell’identità e su come questa venga comunicata all’esterno.

La terza parte, Come ci racconteremo, è una sessione laboratoriale in cui vengono presentati progetti di narrazione turistica ideati dagli studenti delle scuole superiori ad indirizzo turistico del Trentino.
L’evento rappresenta un’occasione di confronto tra studenti, operatori del settore, istituzioni e professionisti per tracciare insieme le prospettive del viaggio e dell’ospitalità nei prossimi anni.

Chiude la mattinata l’intervento del presidente di Confesercenti Nazionale, Nico Gronchi.

Il presidente Gronchi ha offerto una panoramica sullo stato del turismo in Italia, collegando il tema dell’identità alla sostenibilità economica e al lavoro. “Il turismo montano è uno dei segmenti che più ha saputo innovare, ma restano nodi aperti sul fronte del lavoro stagionale e della redditività delle piccole imprese. Servono politiche mirate per sostenere chi investe nei territori”. Nel suo intervento, Gronchi ha sottolineato come il turismo montano stia vivendo una fase di profonda trasformazione e crescita. La stagionalità si sta riequilibrando, con un aumento dei pernottamenti nei mesi di spalla tra il +10 e il +15% nel triennio 2021-2024 secondo ENIT e CST. Allo stesso tempo, la domanda turistica si sta diversificando: il 57% dei visitatori delle località alpine sceglie la montagna per esperienze non sportive, come escursionismo leggero, benessere, cultura e gastronomia locale. Accanto ai dati positivi, il presidente di Confesercenti ha evidenziato alcune criticità che rischiano di frenare lo sviluppo del comparto. Il primo nodo riguarda il reperimento del personale: nelle aree montane oltre il 55% delle imprese fatica a trovare lavoratori stagionali, con punte del 60% nel settore della ristorazione e dell’accoglienza, anche a causa della mancanza di alloggi. “Il decreto Staff House è un primo passo importante – ha spiegato – ma servono misure territoriali e strumenti di stabilizzazione dei rapporti di lavoro per rendere il settore più attrattivo”. Il secondo fronte critico è quello della redditività. Secondo i dati Banca d’Italia e ISTAT, tra il 2022 e il 2023 i costi di gestione delle strutture ricettive in montagna sono aumentati in media del 18%, mentre i ricavi sono cresciuti solo del 6-7%. “Per le piccole strutture, che rappresentano l’80% del tessuto turistico montano, questo squilibrio riduce i margini e limita la capacità di investimento. È indispensabile introdurre strumenti che riducano i costi e sostengano la digitalizzazione, l’efficienza energetica e l’innovazione”. Gronchi ha poi richiamato l’attenzione sul tema del passaggio generazionale: “Occorrono incentivi fiscali, agevolazioni per il subentro e modelli cooperativi per garantire continuità alle imprese che hanno mercato ma non successori interni”.

Il presidente di Confesercenti ha ricordato anche il valore sociale del turismo per i territori montani: “Il turismo è spesso l’unico presidio economico e sociale delle aree interne. Secondo ISTAT, la popolazione residente nelle zone montane è diminuita del 5,3% in dieci anni. Il turismo può contrastare lo spopolamento, ma solo se le imprese riescono a restare attive e competitive”. Per Confesercenti è necessario sviluppare un insieme coordinato di politiche: soluzioni abitative per i lavoratori stagionali, incentivi alle assunzioni, sostegno agli investimenti in innovazione e sostenibilità, strumenti per favorire il ricambio generazionale e il rafforzamento della rete di imprese di prossimità, che incidono direttamente sulla qualità dell’esperienza turistica. “La domanda è: stiamo affrontando davvero i cambiamenti o li stiamo subendo?” ha concluso Gronchi. “Oggi serve passare dall’analisi all’azione: Confesercenti è pronta a fare la sua parte per costruire politiche che mettano al centro lavoro, impresa e territorio”.

Scenari turistici e strumenti d’innovazione a servizio del turismo

La giornata conclusiva della manifestazione – venerdì 14 novembre – sarà dedicata alla sintesi e alla rielaborazione dei contenuti emersi nei due giorni precedenti. Sarà l’occasione per mettere a sistema le riflessioni nate dallo studio presentato nella prima giornata ed il focus sul destination management della seconda giornata, così come i contributi portati da operatori, studenti e professionisti del settore.

La mattinata si aprirà con una sessione di interventi istituzionali, che vedrà la partecipazione degli enti promotori della BITM, affiancati da rappresentanze nazionali, tra cui il presidente di Assoturismo Vittorio Messina.

La prima parte proporrà un dialogo tra il CEO di Trentino Marketing e il Direttore scientifico della BITM, che confronteranno i temi trattati durante la manifestazione con l’attuale assetto del turismo nelle aree montane, con un focus particolare sul Trentino.

A seguire, verranno presentati i risultati di alcune ricerche condotte dal Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Trento, con particolare attenzione alle proposte innovative applicabili al settore turistico.

La terza parte sarà una tavola rotonda con i rappresentanti delle categorie economiche del territorio, che dialogheranno sui temi chiave lanciati dalla BITM 2025, contribuendo a delineare possibili traiettorie di sviluppo.

A chiudere la manifestazione sarà Emilio Casalini, giornalista e scrittore, con un intervento dedicato al potere della narrazione come strumento per valorizzare e promuovere la bellezza autentica dei territori di montagna.

 

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