Il Presidente Mattarella ha sciolto le Camere

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Verso elezioni il 25 settembre, decisione in Cdm

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo aver sentito i Presidenti dei due rami del Parlamento, ai sensi dell’articolo 88 della Costituzione, ha firmato il decreto di scioglimento del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, che è stato controfirmato dal
Presidente del Consiglio dei Ministri. Il decreto di scioglimento sarà consegnato ai Presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati dal Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, Ugo Zampetti.

“Come ufficialmente comunicato ho firmato il decreto di scioglimento per indire nuove elezioni entro 70 giorni come previsto. Lo scioglimento anticipato del Parlamento è sempre l’ultimo atto”, ha detto il Presidente Mattarella.

“La situazione politica ha condotto a questa decisione. La discussione il voto e la modalità hanno reso evidente l’assenza di prospettive per una nuova maggioranza”, ha aggiunto. “Davanti alle Camere” ci sono “molti importanti adempimenti da portare a compimento nell’interesse del Paese”. “Né può essere ignorata l’azione di contrasto alla pandemia”, ha detto ancora Mattarella, evidenziando le azioni necessarie da parte del governo per gli affari correnti.

“Il governo ha presentato le dimissioni, nel prenderne atto ho ringraziato Mario Draghi e i ministri per l’impegno in questi 18 mesi. Il Governo incontra limitazioni nella sua attività, ma ha gli strumenti per operare in questi mesi prima che arrivi il nuovo esecutivo. Non sono possibili pause nel momento che stiamo attraversando, i costi dell’energia hanno conseguenze per famiglie ed imprese, vanno affrontate le difficolta economiche, ci sono molti adempimenti da chiudere nell’interesse dell’Italia”, ha sottolineato il Presidente della Repubblica.

“Mi auguro che pur nell’intensa campagna elettorale vi sia da parte di tutti un contributo costruttivo nell’interesse dell’Italia”, ha concluso.

Secondo fonti, le elezioni politiche, quindi, potrebbero essere fissate per il prossimo 25 settembre.  La data sarà discussa nel Consiglio dei Ministri, convocato per le 18.

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