L’Assemblea celebra le eccellenze del territorio e rilancia le sfide per commercio e turismo
Un momento di confronto, di bilancio e di visione sul futuro delle piccole e medie imprese del territorio. L’assemblea annuale di Confesercenti Ravenna-Cesena, svoltasi giovedì 6 novembre 2025, si è aperta con la consegna del Premio Confesercenti 2025, dedicato alle imprese che si sono distinte per capacità imprenditoriale, innovazione e impegno sociale.
Le quattro aziende premiate dalla Giuria sono:
- B&B Villa Erika di Lugo nella categoria “Imprenditoria under 40”
- Tabaccheria da PAM di Ravenna nella categoria “Sostenibilità ambientale”
- Mytho’s Abbigliamento di Cesena nella categoria “Promozione e innovazione”
- Silvanaè di Faenza nella categoria “Imprenditoria femminile”
Un riconoscimento simbolico ma concreto – come ha sottolineato la presidente d’area Monica Ciarapica – “per mettere in risalto le piccole aziende, che sono il cuore della nostra Associazione”. Nel suo intervento, la presidente ha ricordato le radici di Confesercenti Ravenna•Cesena, nata dall’unione di due realtà storiche con una visione comune: “Abbiamo messo insieme le nostre forze per dare risposte precise e puntuali, unendo risorse ed esperienze in un percorso condiviso di rappresentanza e sviluppo”.
Ciarapica ha poi tracciato un bilancio dell’attività associativa: oltre 3.300 soci, 204 dipendenti e collaboratori, 11 sedi operative (8 di proprietà), e un volume d’affari superiore ai 12 milioni di euro. Numeri che raccontano una struttura solida e un gruppo coeso, “una squadra che lavora insieme come se lo facesse da sempre”.
L’assemblea è stata anche occasione per riflettere sulle sfide del commercio e del turismo. “Il commercio al dettaglio vive una crisi strutturale: non bastano più gli sforzi dei singoli né quelli degli enti locali. Servono scelte coraggiose e interventi fiscali radicali per ridare dignità e futuro a questo mestiere”, ha affermato la presidente, proponendo di “abbattere l’Iva o dimezzare l’Irpef per chi sceglie di fare impresa nel commercio di vicinato”.
Ciarapica ha ribadito la necessità di “valorizzare i centri storici come veri e propri centri commerciali naturali” e di sostenere le reti tra imprese e amministrazioni locali. Sul fronte turistico, ha richiamato l’importanza di una strategia di lungo periodo, con investimenti nella promozione, una regolamentazione equa tra le diverse forme di ricettività e il rafforzamento dei collegamenti infrastrutturali.
Tra i temi toccati anche fiscalità, legalità e caro-affitti, oltre alla denuncia dei costi crescenti di TARI e commissioni POS.
“Confesercenti – ha concluso la presidente – è importante perché ti permette di non essere da solo davanti ai problemi. Siamo una realtà che viene da lontano ma guarda al futuro, fresca e moderna, pronta ad accompagnare le imprese nel cambiamento”.
Dopo l’intervento della presidente Ciarapica, la parola è passata a Guido Caselli, vicedirettore di Unioncamere Emilia-Romagna e responsabile del Centro Studi, che ha illustrato un’analisi economica e la fotografia della Romagna che cambia. Un quadro dettagliato sull’andamento dell’economia regionale e sulle trasformazioni del tessuto produttivo: Caselli ha evidenziato come la Romagna stia attraversando una fase di profondo riassetto strutturale, con la crescita dei servizi e delle professioni emergenti a fronte delle difficoltà del commercio tradizionale.
A conclusione dell’assemblea, un intervento del presidente Confesercenti Emilia-Romagna Dario Domenichini.
