Inflazione: Confesercenti, calma piatta prezzi conferma preoccupazione per consumi

De Luise: “compiere massimo sforzo comune per non deprimere ulteriormente domanda interna”

Sostanziale calma piatta sul fronte dei prezzi. La situazione è, infatti, ancora molto debole, soprattutto dal lato dei consumi delle famiglie, che avrebbero bisogno di un impulso ben maggiore per risalire a livelli soddisfacenti, se si considera, in particolare, che in volume siamo ancora al di sotto del 2007.

Così Confesercenti commenta i dati sull’inflazione di novembre diffusi oggi da Istat.

Si registra un lieve positivo aumento nel mese, con un inflazione di fondo che sale all’1%. Un rialzo da imputarsi ai Servizi (1,1%) e ai Beni alimentari (1,2%) sia lavorati che non lavorati. Ma, come sottolinea lo stesso istituto, si tratta di una ripresa che non modifica un quadro nel complesso fiacco, con una valutazione complessiva per il 2019 che si appresta a chiudere con un indice generale dei prezzi dimezzato (0,6%) rispetto all’anno passato e fortemente sotto l’1%.

“E’ un Paese che naviga a vista – commenta la presidente di Confesercenti Patrizia De Luise -famiglie ed imprese vivono un preoccupante clima di incertezza, una mancanza di fiducia nelle prospettive future. Per questo ribadiamo al Governo di concentrarsi sulla Legge di bilancio, compiere il massimo sforzo comune sugli interventi da mettere in campo per non deprimere ulteriormente la domanda interna e rilanciare consumi ed investimenti. E’ una strada da percorrere in fretta, ulteriori rallentamenti potrebbero essere davvero pesanti per la nostra economia”.

 

 

 

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