Torna a calare la fiducia delle famiglie. Ad agosto le rilevazioni Istat registrano una discesa di un punto dell’indice dopo il rialzo di luglio, a conferma di un andamento altalenante ed incerto della fiducia dei consumatori in atto da mesi e su cui pesano le preoccupazioni legate al contesto internazionale. Per le imprese, in generale, si evidenzia una situazione più ‘di attesa’ con l’indice che mostra per il quarto mese consecutivo una certa stabilità, con oscillazioni di pochi decimali. Nel complesso, siamo però in presenza di indicatori che mostrano una fase di ciclo basso dell’economia e che potrebbero preludere ad uno scenario di stagnazione.
Così in una nota Confesercenti commenta i dati diffusi da Istat sulla fiducia dei consumatori e delle imprese ad agosto.
D’altra parte, entrando nello specifico, sul versante delle imprese si evidenziano segnali di difficoltà: si rileva il crollo – di 14 punti circa – dell’indice relativo ai servizi turistici che mostra una stagione turistica di luci ed ombre e la flessione – di quasi 4 punti – di quello degli esercizi del commercio al dettaglio tradizionale dopo il rialzo di luglio.
Siamo dunque allo sprint finale di una stagione estiva che si chiude in chiaroscuro, mentre l’autunno è già alle porte: le deboli prospettive di crescita dell’economia del Paese sono legate ancor di più – in una fase di perdurante difficoltà del commercio internazionale e delle esportazioni – ai consumi interni e alla tenuta del turismo, in un contesto economico fragile in cui molte famiglie vedono sempre più assottigliarsi il potere d’acquisto. In questa fase delicatissima si aprirà il confronto sulla prossima manovra finanziaria: auspichiamo che il Governo possa intervenire liberando risorse per ridare fiducia stabile a famiglie ed imprese, intervenendo innanzitutto con la leva fiscale attraverso la detassazione delle tredicesime e quattordicesime, come sottolineiamo da tempo, e con la riduzione delle aliquote Irpef intermedie.