Istat: dati vendite positivi, ma è difficile parlare di netto recupero della spesa delle famiglie

“I numeri confermano gap tra piccola e grande distribuzione”

Nonostante il mese di ottobre 2015 faccia registrare una crescita delle vendite in valore  dell’1,8% rispetto ad un anno fa, ed i primi 10 mesi di quest’anno segnino una variazione positiva dell’1% in valore e dello 0,6% in volume, i dati non permettono ancora di parlare di netto recupero della spesa delle famiglie. La variazione congiunturale, infatti, rispetto a settembre di quest’anno segna una forte battuta d’arresto: -0,6% considerando i volumi venduti, -0,3% se si considera la variazione del fatturato.

Tra l’altro, prosegue la dinamica differenziata di grande distribuzione (1,9% in valore) ed imprese operanti su piccole superfici (0,1%), con una forbice che si attesta ad 1,8 punti percentuali.

In particolare, per i negozi operanti su piccole superfici si registra in questi dieci mesi ancora un segno negativo nel comparto alimentare, -0,6%, ed un timido 0,2% nel non alimentare.

Non si può non sottolineare, però,  una crescita tendenziale di tutti i comparti, con  un 3,3 dell’abbigliamento (un settore che in questi anni ha sofferto molto e che registra a ottobre 2015 la crescita maggiore rispetto agli altri settori ); bene anche le calzature 2.4% e i beni durevoli (mobili ed elettrodomestici). L’unico comparto che continua a soffrire è quello dei libri, giornali e riviste (-1.3% ottobre 2015/ottobre 2014). Siamo dunque ancora in una fase incerta, nella quale le famiglie, nonostante i sentiment positivi, sono prudenti e attendiste.

 

 

 

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