Jobs Act / Poletti: “Per le imprese nuove regole da gennaio”

Renzi: fiducia su testo commissione se allungano i tempi

“Alla Camera è stato raggiunto un accordo importante che spiana la strada all’approvazione del Jobs act entro l’anno. Per noi è decisivo il fattore tempo, dobbiamo partire a inizio di gennaio con i decreti delegati per dare attuazione al contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti, affinchè gli imprenditori possano assumere beneficiando degli incentivi previsti dalla legge di stabilità. Se ci fosse uno slittamento dei tempi, questi stessi imprenditori potrebbero rinviare le assunzioni”. Queste le parole del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, che è stato impegnato nel lavoro di mediazione con il gruppo Pd della commissione lavoro della Camera e che ha portato all’accordo sulle modifiche al testo del Ddl delega che era stato approvato dal Senato.
Il ministro, in un’intervista sul quotidiano Il Sole 24 ORE spiega che “l’accordo fa riferimento alle dichiarazioni fatte dal sottoscritto, depositate in Senato quando venne posta la fiducia. Ci sono 550 emendamenti in commissione, c’è un lavoro parlamentare da completare. È un problema di responsabilità che riguarda tutti, visto che siamo nella sessione di bilancio, e che subito dopo il Jobs act c’è da approvare la legge di stabilità. Bisogna fare bene e velocemente. Con le modifiche oggetto dell’accordo resta confermato l’impianto del testo, si tratta di esplicitazioni di contenuti già noti”. Poletti afferma, inoltre, che “sui licenziamenti verranno ribaditi i contenuti della dichiarazione che ho depositato al Senato, ovvero che per le nuove assunzioni con i contratti a tutele crescenti in caso di licenziamenti economici non è più prevista la reintegra, che resta confermata per i licenziamenti discriminatori e per quelli disciplinari, se rappresentano dei casi particolarmente gravi che saranno specificati e puntualmente definiti nel decreto di attuazione”.
“A me preme che la legge sia in vigore dal 1° gennaio: motivo per il quale, è bene saperlo, se si giocasse ad allungare i tempi, metteremo la fiducia sul testo del Jobs act che uscirà dalla commissione” – avverte intanto  il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, dalle colonne del quotidiano La Stampa.

 

 

 

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