“Valutiamo con favore il sub-emendamento presentato da FdI e Lega per estendere anche ai contratti rinnovati nel 2024 la cosiddetta ‘flat tax’, cioè la tassazione agevolata al 5% sugli incrementi retributivi, ampliando la platea fino ai redditi di 33mila euro. Un intervento che abbiamo chiesto con forza e che correggerebbe una misura che rischiava di discriminare ingiustamente milioni di lavoratori, con un impatto particolarmente rilevante nel commercio e nel turismo”.
A dichiararlo il Presidente di Confesercenti, Nico Gronchi.
“Si tratta di un primo tassello, importante sul piano del principio: riconosce che gli aumenti contrattuali vanno sostenuti e che le misure non possono creare disparità tra lavoratori. Ma ci aspettiamo ora interventi conseguenti e più strutturali. Anche questa leva, ad esempio, andrebbe riservata esclusivamente alla contrattazione di qualità, prevedendo meccanismi che valorizzino i rinnovi sottoscritti dalle parti realmente rappresentative ed escludano con chiarezza i contratti ‘pirata’ e il dumping contrattuale: accordi che comprimono salari e tutele, alimentano il lavoro povero e determinano concorrenza sleale tra imprese. È un tema che abbiamo posto al centro della nostra Assemblea: nel solo terziario la perdita salariale complessiva legata al dumping vale 1,5 miliardi di euro, sottratti al potere d’acquisto dei lavoratori e, a cascata, ai consumi e all’economia dei territori”.