Le agenzie immobiliari scrivono al Premier Conte: inopportuno prevedere le visite solo in case disabitate

Necessario rapido intervento per correggere quanto previsto dalla Faq del Governo

La Consulta Interassociativa Nazionale dell’Intermediazione Immobiliare, composta da Anama, Fimaa e Fiaip, ha scritto al presidente del Consiglio Giuseppe Conte per chiedere un intervento immediato a tutela del lavoro delle agenzie immobiliari.

Una Faq pubblicata sul sito del Governo infatti prevede che “le visite degli agenti immobiliari con i clienti presso le abitazioni da locare o acquistare potranno avere luogo solo quando queste siano disabitate” rischiando di ridurre tra un 70/80 % l’attività delle agenzie immobiliari.

“Si tratta – si legge nella lettera a firma dei presidenti di Anama Renato Maffey, di Fimaa Santino Taverna e di Fiaip Gian Battista Baccarini – di una valutazione che consideriamo in tutta sincerità priva di logica, oltre che inopportuna per la nostra categoria e per i consumatori. Se la Fase 2 deve significare riavvio responsabile di quelle attività produttive che sono state inserite nell’apposito elenco, e se in relazione a tali attività non esiste un divieto espressamente o anche indirettamente posto dalla norma, riteniamo che non possa poi una mera interpretazione contenuta in una FAQ vanificare l’impegno degli operatori nel mettere in campo strumenti e sforzi intellettuali ed economici per riprendere ad esercitare il proprio lavoro nella consapevolezza del proprio operato e nel riconoscimento del diritto alla salute della clientela. Non va inoltre sottovalutato il danno che gli stessi consumatori esclusi subirebbero nel non potere realizzare i propri programmi di vita ed economici, essendo obbligati a rinviarli immotivatamente”.

La Consulta, in rappresentanza dei circa 50mila agenti immobiliari italiani, chiede al Premier Conte “un intervento celere quanto chiaro e deciso nel far correggere quanto previsto nell’indicata FAQ, eventualmente riferendo la limitazione relativa alla visita presso le abitazioni ai casi in cui il professionista non dichiari al cliente di agire nel rispetto delle norme di sicurezza contenute nei vigenti provvedimenti in materia di contenimento dell’emergenza da Covid-19 e nel Vademecum stipulato dalle Associazioni rappresentative della categoria, oltre a porre concretamente in essere tutte le misure di prevenzione in essi contenute”.

“La Faq – concludono le Associazioni – arriva dopo un inizio di Fase 2 di intenso lavoro per le agenzie immobiliari. Sono migliaia infatti le persone che si sono rivolte a noi per riprendere le attività di compravendita e di locazione interrotte dal lockdown, a riprova dell’importante ruolo sociale svolto dalle agenzie”.

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