Legge Stabilità, lettera dell’Ue inviata a Roma: “Significativo scostamento dagli obiettivi, l’Italia chiarisca come rispetterà il Patto”

La Ue: la lettera non pregiudica la valutazione. Il Tesoro: ‘già in contatto con Bruxelles’

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fondi_ueSono due i punti che il commissario Ue, Jyrki Katainen chiede all’Italia di spiegare: ”perchè l’Italia programma di non rispettare il patto di stabilità nel 2015” e ”come assicurerà un pieno rispetto degli obblighi della politica di bilancio nel 2015”. E’ quanto riporta la lettera inviata dall’Ue sulla legge di Stabilità italiana.

”La Commissione intende continuare, il dialogo costruttivo con l’Italia per arrivare alla valutazione finale” della manovra e ”gradirebbe il vostro punto di vista non appena possibile e preferibilmente entro il 24 ottobre”. Questo ”per consentirci di tener conto delle valutazioni italiane nella prossima fase.

Dall’analisi preliminare, sulla base dei conti degli uffici tecnici della Commissione Ue, l’Italia programma una significativa deviazione dagli aggiustamenti richiesti per centrare l’obiettivi di medio termine  nel 2015.

La lettera, “strettamente confidenziale” e datata 22 ottobre, è stata inviata dal nuovo vicepresidente della commissione Ue Jyrki Katainen al ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, ed è stata pubblicata questa mattina nella sua versione integrale sul sito del Mef. Nella lettera Bruxelles chiede all’Italia informazioni aggiuntive che chiariscano le ragioni e i presupposti in merito alla deviazione temporanea del percorso di raggiungimento dell’obiettivo di medio termine sul bilancio, con la prevista modifica al bilancio strutturale, ricordando che sul tema già ci sono stati degli scambi di informazioni tra gli uffici del ministero e la Commissione. Katainen sollecita anche una risposta rapida, possibilmente entro il 24 ottobre, per consentire alla commissione di tenere conto delle spiegazioni italiane nei prossimi step della procedura di valutazione della legge di Stabilità.

”La Commissione ha chiesto all’Italia informazioni aggiuntive che ne chiariscano le ragioni e i presupposti”. Lo scrive il Tesoro nella nota che accompagna la lettera di Bruxelles, spiegando che ”gli uffici tecnici del Ministero sono già in contatto con la direzione ECFIN a Bruxelles, così come il Governo italiano è in contatto con la Commissione europea”.

 

 

 

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