Manovra: al rush finale. Votata la fiducia al Senato, attesa l’approvazione definitiva

Dopo il voto dell’Aula il provvedimento passa ‘blindato’ alla Camera per la seconda lettura ed il via libera finale

Lunedì 16 dicembre il Senato ha votato la fiducia e dato il via libera alla legge di bilancio. L’Aula di Palazzo Madama ha approvato anche la variazione di bilancio approvata poco prima dal Consiglio dei Ministri.

Il provvedimento passa, quindi, ‘blindato’ alla Camera per la seconda lettura. E da Montecitorio sarà licenziato in via definitiva probabilmente entro la prossima settimana.

Prima dell’approdo della manovra in Senato, il Ministero dell’Economia aveva completato l’esame del maxiemendamento e la verifica delle relative coperture. Il testo è stato trasmesso poi a Palazzo Madama con piccole correzioni sulle coperture rispetto al testo votato in Commissione Bilancio.

Stop a una quindicina di norme contenute nel maxiemendamento alla manovra fra cui c’è anche la Tobin tax allo 0,04%. Nulla di fatto anche sullo slittamento al 2022 della fine del regime di maggior tutela per le bollette elettriche.

Tra le altre norme dichiarate inammissibili anche la cambiale digitale, l’agenda digitale, misure per il personale delle province, lo Sblocca Italia, le banche di credito cooperativo, l’educazione civica, commissari straordinari, misure per l’innovazione e l’organizzazione del ministero della Giustizia.

Nella relazione tecnica del maxiemendamento gli effetti finanziari della misura vengono quantificati in 4,8 milioni di euro nel 2020, 3 milioni nel 2021 e 3,7 milioni nel 2022 e 2023 e in relazione a tali effetti si rende necessaria una modifica del Fondo per le esigenze indifferibili.

Tra i rilievi avanzati anche la necessità di un migliore coordinamento per materia della norma con le altre disposizioni attinenti alla proroga delle detrazioni per le spese di riqualificazione energetica e di ristrutturazione edilizia per cui se ne chiede la riformulazione ai sensi dell’articolo 81 della Costituzione.

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