Milano azzera la “parte variabile” della tassa rifiuti per le imprese: Confesercenti chiede uno sforzo ulteriore per le attività colpite dal covid

Il Presidente Painini: “Fin dall’inizio della pandemia abbiamo sollecitato un alleggerimento delle imposte locali e in particolare della TARI, diamo atto al Comune di Milano di aver meritoriamente contribuito con risorse proprie a questa nostra richiesta”

Con l’approvazione del piano tariffario della TARI 2021, il Comune di Milano ha disposto la riduzione del 100% della “parte variabile” della tassa rifiuti per le utenze non domestiche.

«In concreto, il Comune ha deliberato l’azzeramento di quella parte della TARI calcolata stimando la quantità di rifiuti che viene conferita da ciascun’impresa in considerazione del tipo di attività svolta e della dimensione dei locali e che incide tendenzialmente tra un terzo e la metà sul costo complessivo del tributo» spiega Claudio Cremonesi, Direttore di Confesercenti Milano. «Resta invece integralmente dovuta la “parte fissa” della tassa in questione, con cui vengono finanziati i “costi infrastrutturali” del servizio municipale di nettezza urbana, sempre in ragione dei richiamati parametri strutturali e dimensionali».

Come ha dichiarato l’Assessore al bilancio – Roberto Tasca – Il costo complessivo degli sgravi per le imprese ammonta a 36 milioni di euro che saranno per 2/3 finanziati dal Governo e per 1/3 da Palazzo Marino, in attuazione dell’indirizzo politico espresso da un Ordine del Giorno approvato la scorsa settimana dal Consiglio comunale su proposta del Consigliere Filippo Barberis.
«Fin dall’inizio della pandemia Confesercenti ha sollecitato un alleggerimento delle imposte locali e in particolare della TARI, alla luce dell’evidente minor conferimento di rifiuti dovuto alle chiusure di cui sono state gravate moltissime attività economiche», dichiara Andrea Painini, Presidente di Confesercenti Milano «Diamo atto al Comune di Milano di aver meritoriamente contribuito con risorse proprie a questa nostra richiesta, su cui avevamo peraltro avuto modo d’incontrare nei mesi scorsi sia l’Assessore Roberto Tasca che il Sindaco Beppe Sala».

«Confidiamo tuttavia che lo stesso Comune possa fare uno sforzo ulteriore per contenere gli oneri della “parte fissa” del tributo in favore di quelle attività che sono state sottoposte per più tempo alle dirette o indirette restrizioni COVID: come alberghi, ristoranti e discoteche».

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