Milano: la Corte Costituzionale rigetta il ricorso sul codice case vacanze

Rebecchi: “Garantiti trasparenza e rispetto delle regole. Ora la Lombardia faccia da apripista per una legge nazionale”

E’ accolta con grande soddisfazione da parte di Confesercenti Lombardia, la sentenza della Corte Costituzionale che, oggi, ha rigettato il ricorso contro la legge regionale lombarda che aveva istituito il CIR-Codice Identificativo di Riferimento per le Case Vacanze in Lombardia.

Una legge voluta proprio da Confesercenti, che ha lavorato al fianco della Regione (con l’assessore Parolini prima e con l’Assessore Lara Magoni poi) per raggiungere questo risultato.

il Presidente Confesercenti Lombardia Gianni Rebecchi, esprime grande soddisfazione sostenendo che: “La Corte Costituzionale ha ristabilito equità, garantendo trasparenza e rispetto delle regole in un settore – quello degli affitti brevi di case vacanze – che negli ultimi anni è letteralmente esploso, generando una situazione di caos e diffuso abusivismo”.

Il Codice Identificativo di Riferimento della Lombardia viene assegnato dalla Regione, dopo che il proprietario dell’immobile da affittare ne ha fatto richiesta al Comune. Deve essere indicato su tutti gli annunci pubblicitari e promozionali, comprese le piattaforme di prenotazione online.

“Ora non ci sono più scuse: il CIR è pienamente operativo e tutti dovranno adeguarsi. – prosegue Rebecchi – Per questo chiediamo a tutti i Comuni lombardi di attivarsi immediatamente per far rispettare la legge regionale. Il Codice è un importante strumento di tutela per i turisti, oltre che una garanzia di equità fiscale e di sicurezza, visto che i proprietari degli immobili devono comunicare i dati dei loro ospiti alle autorità competenti, così come fanno regolarmente gli alberghi. Inoltre ci auguriamo che, dopo l’apprezzamento espresso dal Ministro Centinaio su questo strumento di controllo, la Lombardia possa fare ancora una volta da apripista e dare impulso a una legge nazionale”.

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