Modena, fattura elettronica: confermato lo sciopero dei benzinai il 26 giugno

FAIB : “Decisione a seguito delle mancate risposte riguardo ad una proroga al 1 gennaio 2019”

Confermato lo sciopero generale del 26 giugno dei distributori carburanti indetto unitariamente per protestare contro l’anticipazione della fattura elettronica sulla rete carburanti. Gli impianti della rete quindi su posti su strade del territorio modenese come su quello nazionale, resteranno pertanto chiusi dalle ore 19,30 del 25 giugno alle ore 19,30 del 26 giugno, mentre gli impianti autostradali resteranno chiusi dalle ore 22,00 del 25 giugno alle ore 22 del 26 giugno. Se dovessero intervenire prima del 26 notizie ufficiali da parte del governo riguardo all’avvenuta proroga al 1 gennaio 2019 dell’entrata in vigore dell’obbligo, ci impegniamo a sospendere la protesta.” Così FAIB-Confesercenti Modena.

La serrata che in un primo momento era stata congelata, ora, fronte delle mancate risposte alle richiesta avanzate dalla categoria, viene confermato. “Ad appena 240 ore dall’entrata in vigore dei nuovi obblighi di legge relativi alla fatturazione elettronica per la distribuzione carburanti – dichiara FAIB Modena – esprimiamo unitamente alla altre federazioni, lo sconforto e l’allarme diffuso tra gli operatori delle stazioni di servizio soggette a tali obblighi, peraltro anticipatamente su tutti ed in via sperimentale. Ancora in questo momento, risultano indisponibili gli strumenti tecnologici previsti dalla normativa (app, software per pc etc.) che l’amministrazione avrebbe dovuto mettere a disposizione, allo scopo di rendere tecnicamente possibile l’emissione della fattura elettronica ai milioni di soggetti aventi potenzialmente diritto, per una categoria che opera letteralmente sulla strada e, nella stragrande maggioranza di casi, priva di attrezzature informatiche, ne’ luogo fisico ove accoglierle.”

“In tali condizioni oggettive – prosegue FAIB Modena – l’impatto del 1° luglio non potrà che essere devastante: non solo per la categoria, ma anche per i milioni titolari di partita iva, nonché con ogni probabilità per l’intero “sistema” e per l’amministrazione stessa. Gli unici a beneficiare di una tale situazione sono un certo numero di soggetti privati che, grazie alla confusione ed alla fibrillazione generata, riescono ad ottenere esosi corrispettivi economici dai gestori a fronte di beni e servizi che l’amministrazione si era impegnata a fornire loro in via semplificata e gratuita. Confermando dunque lo sciopero nazionale del 26 giugno prossimo, torniamo a chiedere l’immediata convocazione di un tavolo di confronto governativo allo scopo di definire i termini del necessario provvedimento normativo d’urgenza e l’altrettanto urgente messaggio chiarificatore certo ed univoco volto a rassicurare gestori e utenti”, conclude FAIB Modena.

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