Montesilvano. Fiba Confesercenti: “La pinetina diventi area accessibile”

“Lungomare, le siepi della pineta sono ostacolo alla sicurezza, vogliamo l’area fruibile come nei comuni limitrofi”

«I clienti degli stabilimenti balneari di Montesilvano continuano a denunciare lo stato di degrado e pericolo in cui versano le siepi di pitosforo che fanno da recinzione alla pineta di Montesilvano. Un muro di verde non curato che ormai ha invaso il marciapiede rendendolo inutilizzabile in più punti. È necessario un intervento rapido e risolutore che vada anche oltre la manutenzione ordinaria». Lo affermano Gianni Taucci, direttore provinciale di Confesercenti, e Mario Troisi, responsabile degli stabilimenti balneari di Fiba-Confesercenti. «Siamo consapevoli che la pineta di Santa Filomena è una riserva naturale e dunque la competenza è solo parzialmente del Comune – spiegano Taucci e Troisi – tuttavia non possono essere i turisti a pagare il prezzo di questa anomalia. Il marciapiede lato monti è ormai largamente inutilizzabile, le siepi non manutenute si mescolano a immondizia e preservativi ed ormai costituiscono un muro inaccessibile che rende anche invisibile ciò che avviene all’interno della pinetina, costituendo un pericolo di fatto. Gli stabilimenti balneari aderenti alla nostra associazione – proseguono ancora i due dirigenti di Confesercenti – sono pronti ad organizzare una petizione fra i propri clienti affinché la pinetina di Montesilvano diventi un luogo protetto dal punto di vista naturalistico ma pienamente aperto alla città, come avviene nei Comuni limitrofi rappresentando un punto di forza dell’offerta turistica locale per un’utenza prettamente familiare come quella che sceglie Montesilvano e la riviera abruzzese in generale. Mantenere la pineta come un corpo estraneo alla città, per di più ormai invisibile dall’esterno, non è più accettabile. Chiediamo al sindaco De Martinis di farsi promotore presso gli altri organi competenti affinché ci sia rapidamente una manutenzione radicale delle siepi di pitosforo liberando così il marciapiede, e che si possa giungere al più presto ad una ridefinizione della funzione della pineta».

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