Covid, Conte firma il nuovo DPCM

Entra in vigore il nuovo decreto che prolunga lo stato d’emergenza fino al 30 settembre

Con il nuovo Dpcm sulla fase 3 firmato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte si prorogano le misure del decreto del 7 agosto scorso fino al prossimo 30 settembre. Inoltre, viene ribadito l’obbligo di sottoporsi a tampone per chi torna da alcuni Paesi a rischio e il divieto di ingresso in Italia da altri. Sono contenute, inoltre, alcune aggiunte sul trasporto scolastico (80% della capienza) e le linee guida dell’Iss sulla scuola, secondo quanto si apprende da fonti di governo.

Il Decreto conferma innanzitutto le regole di comportamento già vigenti: distanziamento minimo di un metro, igiene delle mani e obbligo di indossare la mascherina nei luoghi chiusi accessibili al pubblico, ma anche all’aperto se la distanza minima non è garantita. Una novità del Dpcm è la generalizzazione dell’obbligo di indossare la mascherina nell’orario dalle 18 alle 6 nei luoghi aperti al pubblico, dove c’è rischio di assembramenti: il Decreto infatti recepisce l’ordinanza emanata dal ministro della Salute subito dopo Ferragosto.

Ancora confermati, invece, gli stop alle discoteche: locali e sale da ballo resteranno chiusi per tutto settembre ed anche gli stadi non potranno accogliere il pubblico; le partite di calcio continueranno a giocarsi a porte chiuse.

Chi rientra dall’estero dovrà sottoporsi a tampone obbligatorio se proviene da Paesi a rischio (Spagna, Malta, Grecia e Croazia): il nuovo Dpcm recepisce, infatti, integralmente le prescrizioni contenute nell’ordinanza del ministro della Salute sui rientri emanata ad agosto, compreso l’obbligo di quarantena per chi arriva dalla Romania e dalla Bulgaria, e conferma anche il divieto di ingresso dagli Stati inseriti nella black list che attualmente comprende 16 Paesi: Armenia, Bahrein, Bangladesh, Brasile, Bosnia Erzegovina, Cile, Kuwait, Macedonia del Nord, Moldova, Oman, Panama, Perù, Repubblica Dominicana, Serbia, Montenegro e Kosovo. E’ presente, inoltre, una deroga per consentire il ricongiungimento delle coppie internazionali che finora erano rimaste separate a causa dei divieti di ingresso in Italia: ora chi si trova all’estero potrà entrare in Italia per raggiungere la persona con cui ha una stabile relazione affettiva, anche se non convivente.

Nel decreto sono, infine, presenti, nuove regole anche per il trasporto locale: è stabilito che la capienza di autobus, metropolitane e treni regionali potrà arrivare all’80% dei posti per i passeggeri, se saranno garantiti efficaci sistemi di aerazione e ricambio dell’aria.

QUI IL TESTO DEL DECRETO

 

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