Pensioni, il piano del Governo: un prestito ventennale per l’uscita anticipata senza penalizzazioni

L’esecutivo illustra l’APE ai sindacati dei lavoratori: rate d’ammortamento fino al 15% dell’assegno mensile, ma  modulate per essere “socialmente eque”. Costerà 10 miliardi

Nessuna penalizzazione per la pensione anticipata, ma un prestito da restituire in vent’anni con una rata massima pari al 15% dell’importo dell’assegno mensile. E’ il prestito per l’APE, il piano illustrato dal governo nell’incontro con i sindacati. La riforma Fornero non sarà modificata, hanno spiegato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, Tommaso Nannicini e il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ma per rendere possibile ai lavoratori di andare in pensione anticipatamente, il governo si farà garante per un prestito ventennale.

Chi vorra’ andare in pensione tre anni prima di raggiungere la pensione di vecchiaia dovra’ stipulare un prestito con una banca, garantito dallo stato e veicolato dall’Inps, che provvederà ad anticipare l’assegno netto per gli anni che mancano, da restituire in vent’anni attraverso una rata che incidera’ sull’assegno di pensione. Una rata che in alcuni casi , soprattutto quelli totalmente ‘volontari’, potrebbe arrivare fino al 15% dell’importo mensile. Possibile poi una detrazione fiscale del rateo che aumenterebbe in percentuale per alcune categorie di pre-pensionati, soprattutto quelli piu deboli.

Per ora si tratta di un’ipotesi sperimentale per tre anni, dal 2017 al 2019, ed offerta ai lavoratori della classe ’51-’55. Le rate di ammortamento per l’anticipo pensionistico, ha spiegato Nannicini, saranno “modulate a seconda di chi e’ piu’ o meno meritevole di tutela”, e non ci sara’ una rata fissa ma un sistema “socialmente piu’ equo”. Tanto lui quanto il ministro Giuliano Poletti hanno spiegato che l’anticipo pensionistico deve essere compatibile con il bilancio e con gli impegni europei ma nello stesso tempo deve garantire equita’ sociale. Il costo della flessibilita’ e’ stimato in 10 miliardi ma con lo strumento ipotizzato dal governo potrebbe “costare magari meno di un decimo”, ha precisato Nannicini. Nel caso di un disoccupato di lunga durata, lo Stato si farebbe carico della rata di ammortamento e del capitale. Nel caso di ristrutturazione aziendale potrebbe essere l’azienda a farsi carico di una parte dei costi. L’azienda che ha interesse puo’ intervenire nello schema – ha detto Poletti – oppure il secondo pilastro pensionistico. Chi sceglie volontariamente subira’ costi maggiori. Nannicini ha precisato che l’anticipo pensionistico potra’ essere chiesto all’Inps senza garanzie reali e in caso di mancato pagamento delle rate nessuno si rivarra’ sugli eredi o su coloro che percepiscono la pensione di reversibilita’. La detrazione fiscale ridurra’ i costi della rata di ammortamento: “Se la pensione netta e’ ridotta del 5% – ha detto Nannicini – la detrazione fiscale potrebbe coprire la meta’, il 2,5%. La rata sara’ comprensiva di capitale e interesse e lo Stato si fara’ carico di parte della restituzione del capitale. Proprio l’intervento dello Stato esclude anche eventuali fluttuazioni dei tassi di interesse.

 

Condividi
Confesercenti Nazionale
Panoramica privacy

Informativa Privacy ai sensi del Regolamento Europeo n. 679 del 25/05/2016 (GDPR).

Si informa che: CONFESERCENTI NAZIONALE,  con sede legale in Via Nazionale 60, 00184 Roma, in persona del legale rappresentante, in qualità di Titolare del trattamento, tratta i Suoi dati personali, con strumenti manuali ed elettronici, per le seguenti finalità: a) per consentirle di navigare ed esplorare il sito web; b) per rispondere alle richieste informative da Lei inoltrate attraverso il form on line.

Il conferimento dei dati trattati per le predette finalità, è obbligatorio in quanto necessario per la navigazione del sito e per evadere la sua richiesta e non richiede il Suo specifico consenso.

I Suoi dati personali verranno conservati per il tempo strettamente necessario al raggiungimento delle finalità indicate e comunque per un periodo non superiore a 30 giorni dal conferimento.

Ambito di diffusione: I suoi dati potranno essere inviati ai destinatari o alle categorie di destinatari riportati di seguito: Tecnici o società del settore IT, addetti alla manutenzione del sito.
I Suoi Dati potranno essere inviati a soggetti dei quali Il Titolare si potrebbe avvalere per lo svolgimento di attività necessarie per il raggiungimento delle finalità sopra indicate, i quali sono stati appositamente nominati da quest’ultimo Responsabili del Trattamento dei dati.

Le sono riconosciuti i seguenti diritti: diritto di accesso ai dati personali che La riguardano; di conoscere le finalità e modalità del trattamento; di conoscere i soggetti o le categorie di soggetti ai quali i dati personali possono essere comunicati; diritto di ottenere l’aggiornamento, la rettifica, l’integrazione, la cancellazione dei dati; diritto di ottenere la limitazione di trattamento; diritto alla portabilità dei dati raccolti con il Suo consenso e trattati mediante strumenti elettronici; diritto di proporre reclamo all’Autorità di controllo.

L’esercizio dei diritti può essere esercitato scrivendo ai seguenti indirizzi di posta elettronica: [email protected] .

Il Titolare intende infine informarLa che ha provveduto a nominare un Data Protection Officer (DPO), al quale potrà rivolgersi per tutte le questioni relative al trattamento dei dati e all’esercizio dei Suoi diritti, e che potrà contattare al seguente indirizzo di posta elettronica dedicata: [email protected]

Si rimanda all’informativa completa sul trattamento dei dati personali visibile al link l'informativa sul trattamento dei dati personali