Pescara. Inquinamento mare, Confesercenti scrive a D’Alfonso: preoccupazione al massimo, urgente incontro

Le imprese: il tempo sta scadendo, accelerare gli interventi

pescaraLa preoccupazione del settore turistico sull’inquinamento del mare di Pescara è a livelli mai raggiunti prima. Le notizie che si susseguono stanno facendo preoccupare gli operatori non solo di Pescara, in quanto una cattiva comunicazione sulla principale città della costa si ripercuoterebbe ben oltre i confini comunali. Ecco perché riteniamo urgente che il presidente Luciano D’Alfonso convochi al più presto, entro pochi giorni, un tavolo con i sindaci dei Comuni attraversati dal fiume Pescara e con gli addetti ai lavori del settore.

Lo affermano il presidente provinciale di Confesercenti Pescara Raffaele Fava ed il direttore Gianni Taucci, che in una lettera inviata al presidente della giunta regionale hanno manifestato la preoccupazione delle categorie economiche in merito all’inquinamento del mare di Pescara.

Dopo la disastrosa immagine della scorsa estate, non possiamo permetterci di partire con il piede sbagliato – dicono i dirigenti della Confesercenti Pescara, che nel settore turistico rappresenta balneari, hotel, attività di ristorazione – e siamo preoccupati per il sostanziale stallo degli interventi di risanamento del fiume, la causa principale dell’inquinamento, e del funzionamento dei principali depuratori a ridosso della costa. Vale la pena ricordare che l’economia turistica in estate vale, solo nella città di Pescara, oltre 2 mila posti di lavoro: nessuno pensi di chiamarsi fuori, abbiamo bisogno di interventi rapidi e decisivi perché le notizie che continuiamo a ricevere sono gravi. Il tempo finora perso è stato enorme, ma ormai sta scadendo. Per questo chiediamo al presidente di fare subito il punto della situazione e accelerare gli interventi.

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