Saldi estivi: Fismo Confesercenti Veneto Centrale chiede regole più chiare e controlli sul far west delle promozioni

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La Presidente Allibardi: “Il quadro normativo attuale si scontra con una realtà che, in larga parte, sfugge ai controlli”

I saldi di fine stagione continuano a rappresentare uno degli appuntamenti commerciali più attesi dai consumatori. Tuttavia, l’impatto di questo evento si sta progressivamente indebolendo a causa del crescente fenomeno delle promozioni anticipate, pre-saldi e sconti veicolati attraverso il web e i social media.

Oggi il mercato di fatto anticipa l’inizio dei saldi estivi, fissato ufficialmente per il 5 luglio, generando un flusso di acquisti stimato in circa 700 milioni di euro a livello nazionale prima della partenza ufficiale delle vendite di fine stagione. Secondo le ultime stime, oltre 6,5 milioni di consumatori hanno già approfittato delle offerte, con una spesa media superiore ai 100 euro pro capite.

Un vero “assalto agli affari”, alimentato da un’intensa attività promozionale: il 52% degli italiani ha ricevuto almeno una proposta commerciale, ma solo il 18% ha effettivamente acquistato. Il 34% ha scelto di non approfittarne, mentre il 45% afferma di non aver ricevuto alcuna offerta e il 3% non ricorda.

“Negli ultimi anni le strategie commerciali per anticipare la concorrenza si sono moltiplicate”, osserva Nicoletta Allibardi, la neopresidente di Fismo Confesercenti del Veneto Centrale. “Il quadro normativo attuale si scontra con una realtà che, in larga parte, sfugge ai controlli: un mercato parallelo di sconti anticipati, online e offline, che si muove settimane prima dei saldi regolamentati”.

Allibardi distingue la pratica legittima dei pre-saldi su invito, diffusa tra i negozi specializzati, che premiano la clientela più affezionata con offerte personalizzate. “Ma sul fronte digitale – aggiunge – la situazione è molto diversa. Il web e i social sono un vero e proprio far west promozionale, dove le offerte appaiono senza regole chiare, senza trasparenza sui prezzi iniziali, e senza un’adeguata tutela per i consumatori. Si tratta di un’area grigia che vale centinaia di milioni di euro, dove la trasparenza è l’eccezione”.

Fismo Confesercenti del Veneto Centrale ribadisce l’urgenza di interventi normativi e di vigilanza anche sul canale digitale, per ristabilire condizioni di concorrenza eque e garantire maggiore tutela per imprese e consumatori.

Infine, l’associazione rilancia una proposta già avanzata in passato: posticipare l’inizio dei saldi alla fine della stagione, così da consentire ai commercianti una gestione più efficace dell’inventario e offrire ai consumatori sconti realmente vantaggiosi.

“Una proposta che la nostra associazione sostiene da tempo – conclude la presidente Allibardi – è quella di spostare i saldi al termine della stagione. Questo permetterebbe ai negozi di lavorare con più serenità, contrastando il fenomeno delle promozioni selvagge e restituendo senso e valore alle vendite di fine stagione”.

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