Smart working: Confesercenti, bene linee guida su lavoro agile, positivi incentivi e richiamo ai contratti nazionali

Serve proroga della modalità semplificata

L’accordo raggiunto sulle linee guida per lo smart working è un deciso passo in avanti verso la normalizzazione del lavoro agile anche nel settore privato. In particolare, riteniamo positivo il richiamo ai contratti collettivi ed all’Accordo individuale – che dovranno regolare lo smart working sulla base delle linee guida – e l’introduzione di incentivi pubblici per la promozione della contrattazione e per la formazione dei dipendenti. Incentivi che andrebbero estesi anche ai lavoratori autonomi che adotteranno lo smart working per i propri dipendenti.

Così Confesercenti.

Il lavoro agile è ben regolato solo se si assegna alla contrattazione collettiva una speciale funzione normativa. In questa prospettiva, riteniamo positiva la decisione di promozione del confronto tra le parti sociali per giungere a linee guida intersettoriali che rinviino alla contrattazione collettiva sottoscritta dalle organizzazioni più rappresentative il dettaglio di alcuni aspetti. Senz’altro utile è anche l’impegno per una netta semplificazione degli obblighi di comunicazione in capo alle imprese. Rimane, però, la necessità di una proroga della modalità ‘semplificata’ di accesso allo smart working, varata con la pandemia e in scadenza il 31 dicembre: serve un intervento che faccia chiarezza su cosa succede dopo questa data.

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