Spesa delle famiglie, Confesercenti: nel 2013 giù di altri 17 miliardi”

Vivoli (Fipac): “Scarsa capacità d’acquisto delle pensioni, Governo pensi a welfare”

“I dati dell’Istat sulla spesa delle famiglie confermano i ripetuti allarmi di Confesercenti sul crollo dei consumi. E purtroppo non è finita: se non ci sarà una svolta di politica economica, alla fine del 2013 avremo perso altri 17 miliardi sul 2012, portando ad oltre 60 miliardi la diminuzione rispetto al 2007, anno precedente alla crisi”.

“Bisogna uscire da questo tunnel degli orrori. Serve allora una svolta con misure urgenti per la crescita. Occorre recuperare risorse per ritornare a crescere, e queste risorse possono venire solo da un taglio della spesa pubblica. Ieri avevamo commentato con soddisfazione l’intento del Governo di procedere, con un disegno di legge costituzionale, nell’abolizione delle province. Già oggi spuntano polemiche e resistenze. Questo è quello che non si deve fare. C’è bisogno invece che Governo e Parlamento non si facciano condizionare e agiscano su quella strada con coraggio e determinazione”.

Tab. 1 Spesa delle famiglie (milioni di euro)*

2013/2012 2013/2007
Spesa delle famiglie -17.266 -60.504

*Stime Confesercenti

Vivoli (FIPAC): “Scarso potere di acquisto delle pensioni, agenda del Governo si concentri su welfare”

“Siamo in piena recessione. La caduta della spesa mensile per famiglie del – 2,8 % rilevata dall’Istat rappresenta sicuramente l’ennesima fotografia delle condizioni di vita dei pensionati e delle famiglie”. Lo ha detto Massimo Vivoli presidente Fipac Confesercenti commentando i dati diffusi dall’Istat.  “Un dato, che diventa ancora più drammatico – continua Vivoli- se andiamo a scorporare le percentuali di spesa destinate alla cura della salute che ha subìto, apparentemente, una lieve contrazione (dal 3,7 % al 3,6 %). Questo dato, nei fatti si trasforma in reali condizioni di difficoltà delle famiglie, soprattutto nel Mezzogiorno, (spesa per la salute passa dal 3,6% al 3,4%), dove curarsi diventa un miraggio, per la lunghezza dei tempi nel settore pubblico e le difficoltà di accesso alle strutture di cura private. Non inganni il dato dell’aumento della spesa (+5%) delle coppie anziane, dettato da ragioni di necessità e dai rincari delle bollette e dei costi sanitari nell’ultimo anno. In realtà cresce il numero di anziani che versano in condizioni di indigenza: tTra le cause c’ è anche la scarsa capacità d’acquisto delle pensioni. Per questa ragione- conclude il presidente Fipac- crediamo sia necessario porre al centro dell’agenda di Governo la questione pensioni,  terza età e diritto alla salute”.

 

 

Roma 5 luglio 2013

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