Tabaccai: Assotabaccai Confesercenti ricevuta dal Viceministro Leo. “Servono soluzioni concrete sui costi della moneta elettronica”

pos commissioni

Aggi invariati, costi in aumento – soprattutto per le commissioni sulla moneta elettronica – e una redditività in calo stanno spingendo un numero crescente di operatori ad abbandonare l’attività. Assotabaccai è tornata a confrontarsi sullo stato di tabaccherie e rivendite di generi di monopolio con il Viceministro dell’Economia Maurizio Leo, che ha ricevuto una delegazione dell’associazione guidata dal Presidente Gianfranco Labib e dal Coordinatore Flavio Romeli.

Nel corso dell’incontro sono state ribadite con forza le criticità che affliggono da tempo il comparto. A partire dagli aggi fermi da oltre trent’anni, che andrebbero aumentati, anche in considerazione dei continui incrementi dei costi operativi. Soprattutto a causa dell’obbligo di accettare moneta elettronica per l’acquisto dei prodotti di monopolio che – come già denunciato più volte da Assotabaccai – scarica integralmente sugli esercenti il costo delle transazioni. Un peso che sta diventando sempre meno sostenibile, visto che la quota di pagamenti con bancomat e carte di credito si aggira ormai tra il 70 e l’80% del totale.

Durante il confronto è stata illustrata nel dettaglio la posizione della categoria: i prodotti di monopolio sono già interamente tracciati e non soggetti a evasione, e pertanto non dovrebbero essere sottoposti all’obbligo di pagamento elettronico. In caso di conferma, è necessario prevedere come minimo un meccanismo di compensazione, riduzione o esenzione dei costi di transazione a carico degli esercenti. Su questo fronte, il Viceministro ha manifestato apertura, impegnandosi a promuovere un confronto con il sistema bancario per rivedere le commissioni applicate ai pagamenti elettronici presso le tabaccherie, in particolare per i prodotti di monopolio.

Si è discusso anche dell’avanzamento del lavoro con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli sul tema della formazione e sull’aggiornamento della normativa di settore, ferma ancora alla legge del 1957. È stata inoltre richiamata l’urgenza di un intervento strutturale, vista la progressiva perdita di redditività del settore: le rivendite di generi di monopolio sono scese quest’anno, per la prima volta, sotto le 50.000 unità, e un numero crescente di titolari sta rinunciando alla licenza o valutando la dismissione dell’attività. L’auspicio della categoria è che, a partire dall’impegno assunto dal Ministero sull’uso della moneta elettronica, si possa avviare un percorso concreto per la tutela e la sostenibilità economica delle tabaccherie.

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