Tax credit librerie 2020, ancora due giorni per presentare la domanda

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 Il procedimento si chiuderà dopo le 12 del 10 novembre 2021

Il Ministero della Cultura ha reso nota, sul suo sito, la riapertura dei termini per la presentazione delle domande per il riconoscimento del credito di imposta, in conformità al Decreto interministeriale repertorio n. 215 del 24/4/2018, riferita ai costi dell’anno 2020.

Il nuovo termine improrogabile è fissato alle ore 12:00 del 10 novembre 2021.

Le domande possono essere presentate esclusivamente mediante il portale https://taxcredit.librari.beniculturali.it/sportello-domande/

La dotazione è stata incrementata anche per il 2021 a 18.250.000 euro per effetto del decreto 226 firmato dal Ministro della cultura il 28 giugno 2021.

I requisiti di accesso, come spiega FiscoOggi, il giornale on line delle Entrate, sono:

  • sede legale nello Spazio economico europeo;
  • residenza fiscale o stabile organizzazione in Italia con riferimento all’attività commerciale agevolata;
  • classificazione Ateco principale 47.61 (libri nuovi) o 47.79.1 (libri usati), come risultante dal registro delle imprese al momento di presentazione della domanda;
  • avere avuto nell’esercizio finanziario precedente ricavi derivanti da cessione di libri, anche usati, pari ad almeno il 70% dei ricavi complessivamente dichiarati”.

“Il credito d’imposta – spiega ancora FiscoOggi – può essere utilizzato esclusivamente in compensazione presentando il modello F24 attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate, pena lo scarto dell’operazione di versamento (codice tributo 6894), dal decimo giorno del mese successivo a quello in cui la direzione generale Biblioteche e istituti culturali del Mic ha comunicato ai beneficiari l’importo del credito spettante. L’ammontare dell’agevolazione  utilizzata  in  compensazione non deve eccedere l’importo concesso dalla Dg, pena lo scarto dell’operazione di versamento. L’importo attribuito deve essere indicato sia nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di riconoscimento del bonus, sia in quella relativa al periodo di imposta in cui la somma è utilizzata, evidenziando distintamente l’importo riconosciuto e maturato e quello speso”.

 

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