Trasporti: Federnoleggio, NCC scendono in piazza

Manifestazione unitaria il 29 novembre a Roma. “Serve una legge di riforma di settore”

Federnoleggio Confesercenti è promotrice e sostenitrice dello stato di agitazione della categoria Noleggio con Conducente (NCC), le cui Assemblee si stanno svolgendo in queste settimane in tutte le Regioni italiane, per culminare nella manifestazione nazionale unitaria di piazza che si svolgerà il prossimo giovedì 29 novembre a Roma.

“Federnoleggio Confesercenti – sottolinea Luigi Pacilli presidente Federnoleggio Confesercenti – non può accettare che circa duecentomila italiani che vivono del lavoro, degli stipendi, degli investimenti e del fatturato imponibile prodotto dalle sessantamila piccole e medie imprese di noleggio vengano gettate in strada fra Natale e l’Epifania”.

“Chiediamo innanzitutto l’abrogazione dell’articolo 29 comma 1-quater entro la fine dell’anno – prosegue Pacilli – che vincola l’attività NCC al territorio del comune dove è stata rilasciata l’autorizzazione prossimo 31 dicembre, infatti, scadrà la dodicesima sospensione annuale consecutiva del provvedimento. Ribadiamo, inoltre, la necessità di un registro nazionale NCC e Taxi, la netta separazione delle due categorie, lotta all’abusivismo, revisione del sistema sanzionatorio, regolamentazione delle piattaforme web/app di intermediazione e l’impegno per una nuova legge di settore, promessa mai realizzata fino ad oggi dai precedenti Governi”.

“Con le altre Associazioni NCC – aggiunge il presidente – lottiamo dal 2009 per sopravvivere a questa ingiusta emarginazione. Rispettando i requisiti richiesti dalla legge 21/92, di cui chiediamo una profonda rivisitazione perché ormai obsoleta, siamo costretti a reperire autorizzazioni NCC partecipando a bandi di comuni più piccoli: negli ultimi ventidue anni Roma ha rilasciato solo 1100 autorizzazioni NCC su 4500 esercitanti romani totali ed a fronte di 8000 taxi; Milano ha rilasciato solo 240 autorizzazioni NCC su 2500 esercitanti milanesi totali, a fronte di 5000 taxi”.

“Invece di gettare per strada chi lavora – conclude Pacilli – possiamo favorire l’aumento dei posti di lavoro regolari, in un settore che di lavoro ne ha per taxi e NCC, secondo le regole che legislativamente ci differenziano. Federnoleggio ha capacità, volontà, strutture ed associati per farlo”.

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