Ue-19: a luglio crollano aspettative economiche, -4,5 punti

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Le intenzioni di effettuare acquisti importanti  sono scese ai livelli più bassi dall’aprile 2020

A luglio scendono ancora le aspettative economiche di consumatori e imprese nell’Ue e nell’eurozona. Secondo le stime flash della Commissione Ue, nel luglio 2022, l’indicatore del sentiment economico (Esi) è crollato sia nell’Ue (-4,2 punti a 97,6) che nella zona euro (-4,5 punti a 99,0), scendendo al di sotto della sua media di lungo periodo. Anche l’indicatore delle aspettative occupazionali (Eei) è  diminuito notevolmente (-3,6 punti a 106,6 nell’UE e -3,2 punti a 107,0 nell’area dell’euro), pur rimanendo al di sopra della media di lungo periodo.

“Nell’Ue, il calo dell’Esi a luglio è dovuto a perdite significative nell’industria, nei servizi, nel commercio al dettaglio e nella fiducia dei consumatori, mentre la fiducia nel settore delle costruzioni è diminuita in modo più lieve.

L’Esi è sceso notevolmente in quattro delle sei maggiori economie dell’Ue, Spagna (-5,0), Germania (-4,9), Italia (-3,4) e Polonia (-3,2), mentre è rimasto sostanzialmente stabile in Francia (-0,1) e nei Paesi Bassi (+0,2)”, si legge nel rapporto della Direzione Generale Economia e Finanze dell’esecutivo europeo.

La sostanziale diminuzione della fiducia dell’industria (-2,8) è dovuta a un significativo peggioramento della valutazione dei manager dell’attuale livello del portafoglio ordini complessivo e delle aspettative di produzione, che sono scese ai minimi da 20 mesi a questa parte. Le valutazioni sulle scorte di prodotti finiti sono aumentate notevolmente, indicando un indebolimento delle vendite, spiega la Commissione. E nel rapporto si sottolinea come, allo stesso tempo, l’ulteriore calo sostanziale della fiducia dei consumatori (-3,0) è stato determinato da un marcato deterioramento in tutte e quattro le componenti: la valutazione delle famiglie, la valutazione della propria situazione finanziaria passata, la valutazione delle famiglie sulla loro situazione finanziaria passata e le loro prospettive sulla situazione finanziaria futura hanno tutte toccato i minimi storici.

Le intenzioni di effettuare acquisti importanti e le aspettative sulla situazione economica generale sono scese ai livelli più bassi dall’aprile 2020.

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