Usura: tassi annui del 225% per prestiti, sequestro da 1,6 milioni di euro

Sigilli a beni dell’imprenditore di Saviano, del Napoletano, Pasquale Carbone e dei figli Anna ed Antonio, amministratori di societa’ operanti nel settore della distribuzione alimentare. Il gip del tribunale di Nola ha emesso un provvedimento di sequestro preventivo per equivalente, dell’importo di 1.641.750 euro. L’indagine e’ nata una denuncia-querela presentata da un imprenditore di Ottaviano nel settore della grande distribuzione su episodi usurari che lo hanno visto vittima dal 2006 al 2011. L’uomo ha raccontato che Carbone e i figli gli avrebbero prestato, in tre tranches nell’arco di un anno, 144mila euro in prestito per evitare il fallimento.

Carbone, formalmente pensionato ma gestore di fatto di due societa’ intestate ai figli, si occupava d’incrementare le risorse finanziarie familiari concedendo prestiti da restituire con tassi di interessi usurari utilizzando le sue attivita’ commerciali per mascherare il movimento di denaro. L’attivita’ dei supermercati gestiti dalla famiglia utilizzava fatturazioni per operazioni inesistenti, alterando di fatto la documentazione amministrativo-contabile delle societa’, per nascondere prestiti e incassi di rate, emettendo fatture nei confronti delle societa’ della vittima. L’esame della documentazione amministrativo-contabile confrontata con le risultanze di quella bancaria, l’ascolto di testimoni, e i documenti reperiti nel corso di perquisizioni hanno consentito di acquisire notevoli elementi di prova a suffragio delle ipotesi di reato.

A fronte del prestito di 144mila euro, l’imprenditore che ha denunciato ha dovuto restituire oltre 1,6 milioni, con un tasso di interesse annuo del 225%. Sequestro per 8 unita’ immobiliari tra Saviano, Nola e Mondragone, nonche’ conti correnti e depositi, quote societarie ed autovetture.

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