Vertenza Eni: convocate le rappresentanze dei gestori dai massimi vertici aziendali. Sospese tutte le iniziative di protesta sia su rete autostradale che su rete ordinaria. Interviene anche il MiSE le parti proseguano il confronto

eni_insegnaA seguito della proclamazione dello sciopero di colore sulla rete autostradale e della proclamazione dello stato di agitazione sulla rete ordinaria, l’Azienda con una nota inviata alle tre Federazioni ha convocato le rappresentanze dei gestori per il giorno 27 aprile alla presenza dei massimi vertici aziendali per un confronto congiunto sia rete autostradale che rete ordinaria. A fronte di questa importante novità, Faib, Fegica e Figisc/Anisa hanno sospeso lo sciopero calendarizzato per i giorni 12 e 13 aprile in Autostrada.
Allo stesso tempo registriamo con soddisfazione, e diamo atto al MiSE di essere intervenuto con tempismo, la nota del Direttore Generale del Ministero dell’Industria Ing. Gilberto Dialuce che, in risposta alla nota delle Associazioni dei gestori, invita ”le parti a non interrompere il dialogo ed a ricercare la possibilità di una condivisione del negoziato avviato per finalizzare il rinnovo dell’Accordo collettivo aziendale scaduto”.
La Faib, prendendo atto della volontà manifestata dall’Azienda a ritrovare soluzioni idonee per correggere le distorsioni denunciate, contrarie a quanto previsto nell’aAcordo del 19 dicembre 2014, ha invitato le proprie strutture territoriali a sospendere anch’esse tutte le iniziative di protesta che erano state proclamate e calendarizzate in questi giorni in alcune zone particolarmente critiche.
La Federazione peraltro ha apprezzato gli interventi da parte dei funzionari territoriali di Eni che in alcune di queste aree hanno saputo rispondere con interventi positivi rispetto alle distorsioni denunciate, grazie anche alla determinazione dimostrata dai colleghi che hanno risposto positivamente alle azioni di protesta.
Come si ricorderà in alcune aree particolarmente critiche, Rimini, Firenze, Siena e tutta la Liguria i gestori Eni si erano attivati richiedendo incontri con le strutture territoriali dell’Azienda, denunciando una politica dei prezzi particolarmente discriminante sia rispetto al micro mercato di riferimento, sia verso impianti dello stesso marchio, denunciando il continuo e non più sostenibile divario di prezzo tra modalità self e servito. Le Manifestazioni di protesta hanno registrato adesioni pressoché totale alla giornata di sciopero indetta il 5 aprile a Rimini, una adesione di oltre l’80% su tutto il territorio ligure con punte del 100% in alcune province come La Spezia e Savona. Stesso discorso per Siena sulla chiusura notturna del self service nella notte tra il 4 e 5 aprile, e per la chiusura pomeridiana di lunedì 28 marzo dei gestori di Siena e Firenze riuniti in Assemblea.

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