Vitrines d’Europe, a Roma presso la Confesercenti il Consiglio di Amministrazione

Si è svolto oggi a Roma, presso la sede della Confesercenti nazionale il Consiglio di Amministrazione di “VITRINES D’EUROPE”, una rete di Associazioni di Commercianti e operatori economici di Italia, Francia, Spagna, Belgio e Portogallo, di cui ANCESTOR Confesercenti è socio fondatore, che ha come scopo principale lo sviluppo del commercio nei centri urbani e il rilancio delle città come centri di crescita economica e sociale.

L’Associazione ha passato in rassegna la situazione economica e il trend delle vendite al dettaglio nei vari Paesi europei sottolineando come la ripresa economica sia ancora debole e vi sia la necessità di un suo consolidamento in tempi brevi, sfruttando le prospettive favorevoli attualmente presenti e adottando misure per il rilancio dei consumi interni.

 

Diventa quindi importante porre una forte e concreta attenzione alle piccole imprese del commercio di prossimità, tra le più colpite dalle crisi, ma che rappresentano una funzione essenziale, sociale, economica e di servizio nelle città, per i suoi abitanti, per i frequentatori e i turisti; presidio importante per la qualità della vita e per il territorio.

 

Delle circa 6.200.000 imprese commerciali esistenti in Europa, ben il 93,5% sono imprese con meno di 10 addetti (micro-imprese): è un grande patrimonio economico e professionale che va salvaguardato e valorizzato per evitare l’aumento delle chiusure di attività e la desertificazione commerciale di intere aree urbane.

 

Considerato ciò VITRINES D’EUROPE chiede di intervenire con urgenza con norme ad hoc per le piccole imprese di vicinato allo scopo di alleggerire la pressione fiscale, la tassazione sul lavoro, la burocrazia, contenere i canoni di locazione, ridurre i costi di fornitura dei servizi e agevolare le start-up.

 

VITRINES D’EUROPE chiede inoltre all’Unione Europea e ai Governi di attuare uno specifico programma con finanziamenti adeguati per incentivare l’aggregazione tra imprese commerciali e gli altri stakeholder dei centri urbani sotto forma di centri commerciali naturali, distretti urbani del commercio, town centre management, business improvement district, consorzi o reti di imprese.

Infatti, solo con forme di associazionismo più forti, una gestione più coordinata e un approccio più innovativo, i centri urbani possono competere con i centri commerciali integrati e gli altri “luoghi” del commercio.

 

VITRINES D’EUROPE riaffermerà con forza questi temi nei prossimi incontri europei dell’Associazione.

 

Condividi