Vendite dettaglio, Istat: “In calo a marzo 0,6% su mese, ferme su trimestre”

Vendite: Confesercenti, per i negozi contrazione in volume sopra la media,-6% su 2022

Su anno crescita mensile del 2,2%

vendite

Torna a calare a marzo 2016 il valore delle vendite al dettaglio con una contrazione dello 0,6% rispetto a febbraio. Lo comunica l’Istat nei dati provvisori sottolineando che, nella media del primo trimestre, le vendite sono invariate rispetto ai tre mesi precedenti. Il confronto mensile con marzo 2015 resta positivo con una crescita del 2,2% in valore. Gli aumenti tendenziali riguardano la grande distribuzione (+2,9%) più che i negozi tradizionali (+1,6%).

Gli aumenti più consistenti in valore riguardano le imprese da 6 a 49 addetti (+2,8%) e quelle con almeno 50 addetti (+2,7%). I dati in volume mostrano un andamento simile a quelli in valore con una riduzione delle vendite dello 0,8% sul mese e una crescita dell’1,9% sull’anno. Nel trimestre indicano invece una crescita dello 0,1%.
In particolare, le vendite alimentari segnano una contrazione dell’1,2% a marzo (in valore e in volume) rispetto a febbraio e aumentano nell’anno del 3,7% in valore (e del 4,2% in volume), aiutate – spiegano dall’Istat – dalle festività pasquali e dalla deflazione, con i prezzi in calo a marzo dello 0,2% rispetto al 2015. Nella media del primo trimestre le vendite alimentari aumentano dello 0,1% in valore, mentre quelle non alimentare calano dello 0,1% rispetto ai tre mesi precedenti. Tra i prodotti non alimentari gli incrementi tendenziali più marcati riguardano a marzo per gioiellerie e orologerie (+3,5% in valore sull’anno) e giochi giocattoli, sport e campeggio.

 

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