Fiducia: Confesercenti, la frenata dell’inflazione spinge la fiducia delle famiglie ma non si trasforma in consumi. Per le imprese del commercio febbraio freddo, il peggiore dal 2015

Vendite

La frenata dei prezzi dà un’iniezione di fiducia ai consumatori, ma non al commercio. Le rilevazioni Istat confermano il progressivo miglioramento del clima delle famiglie, il cui indice cresce, senza interruzioni, dallo scorso novembre, in coincidenza con il rallentamento dell’inflazione. Per il commercio al dettaglio, però, febbraio resta un mese freddo, non solo dal punto vista climatico. L’indice di fiducia complessivo del comparto si ferma a 100,6: escludendo il periodo della pandemia, è il febbraio peggiore dal 2015.

Così Confesercenti.

L’energia potenziale accumulata con il prolungato miglioramento della fiducia dei consumatori, dunque, non si sta trasformando in energia cinetica per i consumi, anche a causa della ripresa del risparmio, che le famiglie tornano ad accumulare dopo averlo sacrificato per mantenere i livelli di spesa durante la fase di picco dell’ondata inflazionistica.

Un quadro difficile per le imprese del commercio al dettaglio, il cui clima di fiducia questo mese si deteriora soprattutto per la grande distribuzione, anche se continuano a soffrire anche le attività della distribuzione tradizionale, il cui giudizio sulle vendite rimane negativo ormai da giugno scorso.

Non aiuta il cattivo andamento dei saldi invernali: sette negozi su dieci lamentano risultati inferiori a quelli del 2023, a causa delle temperature eccezionalmente miti – che hanno bloccato la domanda di capi invernali – e dell’eccesso di promozioni, che sta diluendo l’impatto delle vendite di fine stagione. Una corsa allo sconto, guidata dalle piattaforme di eCommerce internazionali che sta influendo negativamente sugli equilibri tra i canali di vendite: sia per il dettaglio tradizionale che per la GDO si pone, sempre con maggiore urgenza, il tema di garantire una corretta concorrenza con le piattaforme dell’on-line.

Perché invece il tesoretto di fiducia dei consumatori si tramuti in consumi effettivi, occorre accelerare sul percorso tracciato dalla riforma fiscale: l’alleggerimento della pressione fiscale, ed in particolare sul lavoro, è la via maestra per stabilizzare le attese delle famiglie.

Istat, sale fiducia consumatori a febbraio, cala per imprese. Aziende restano comunque sul livello medio degli ultimi sei mesi

Condividi
Confesercenti Nazionale
Panoramica privacy

Informativa Privacy ai sensi del Regolamento Europeo n. 679 del 25/05/2016 (GDPR).

Si informa che: CONFESERCENTI NAZIONALE,  con sede legale in Via Nazionale 60, 00184 Roma, in persona del legale rappresentante, in qualità di Titolare del trattamento, tratta i Suoi dati personali, con strumenti manuali ed elettronici, per le seguenti finalità: a) per consentirle di navigare ed esplorare il sito web; b) per rispondere alle richieste informative da Lei inoltrate attraverso il form on line.

Il conferimento dei dati trattati per le predette finalità, è obbligatorio in quanto necessario per la navigazione del sito e per evadere la sua richiesta e non richiede il Suo specifico consenso.

I Suoi dati personali verranno conservati per il tempo strettamente necessario al raggiungimento delle finalità indicate e comunque per un periodo non superiore a 30 giorni dal conferimento.

Ambito di diffusione: I suoi dati potranno essere inviati ai destinatari o alle categorie di destinatari riportati di seguito: Tecnici o società del settore IT, addetti alla manutenzione del sito.
I Suoi Dati potranno essere inviati a soggetti dei quali Il Titolare si potrebbe avvalere per lo svolgimento di attività necessarie per il raggiungimento delle finalità sopra indicate, i quali sono stati appositamente nominati da quest’ultimo Responsabili del Trattamento dei dati.

Le sono riconosciuti i seguenti diritti: diritto di accesso ai dati personali che La riguardano; di conoscere le finalità e modalità del trattamento; di conoscere i soggetti o le categorie di soggetti ai quali i dati personali possono essere comunicati; diritto di ottenere l’aggiornamento, la rettifica, l’integrazione, la cancellazione dei dati; diritto di ottenere la limitazione di trattamento; diritto alla portabilità dei dati raccolti con il Suo consenso e trattati mediante strumenti elettronici; diritto di proporre reclamo all’Autorità di controllo.

L’esercizio dei diritti può essere esercitato scrivendo ai seguenti indirizzi di posta elettronica: [email protected] .

Il Titolare intende infine informarLa che ha provveduto a nominare un Data Protection Officer (DPO), al quale potrà rivolgersi per tutte le questioni relative al trattamento dei dati e all’esercizio dei Suoi diritti, e che potrà contattare al seguente indirizzo di posta elettronica dedicata: [email protected]

Si rimanda all’informativa completa sul trattamento dei dati personali visibile al link l'informativa sul trattamento dei dati personali