Estate 2015, indagine Confesercenti-SWG: “Torna la voglia di mare, è la meta di un viaggiatore su due. Il desiderio di tintarella e relax porta in spiaggia 16 milioni di italiani”

Le imprese balneari: siamo settore d’eccellenza del turismo italiano, servono tutele. Parola d’ordine ‘stabilità dei prezzi’. Il caldo eccezionale spinge le presenze ed i consumi d’impulso

Cresce l’appeal degli stabilimenti attrezzati, ma l’abusivismo in spiaggia divide gli italiani

Dopo il calo registrato negli ultimi due anni, il 2015 segna il grande ritorno della classica vacanza al mare. Quest’estate quasi 16 milioni di italiani sceglieranno una meta balneare: si tratta di oltre un viaggiatore su due (54%), il 6% in più rispetto al 2014. Sul bagnasciuga si cercherà soprattutto tintarella e sole, motivazione indicata dal 30% di chi ha deciso di trascorrere le proprie vacanze in una località balneare; ma è forte anche il desiderio di respirare un’aria più salutare rispetto a quella cittadina, segnalato da uno su quattro (il 26%) e quello di vivere un maggiore contatto con la natura e l’ambiente (18%). Pochissimi, invece, andranno al mare per una nuotata: solo l’8% segnala la voglia di fare il bagno tra le ragioni per cui passerà le ferie sulla spiaggia.

E’ quanto emerge dal consueto sondaggio condotto da Confesercenti con SWG sugli italiani in occasione delle vacanze estive 2015.

Il mare rimane di gran lunga la meta preferita dagli italiani: si nota anzi una polarizzazione a discapito di tutte le altre tipologie di destinazione. Cala infatti la quota di vacanzieri che partiranno per la montagna, che passa dal 13% all’11%, così come diminuiscono i connazionali che hanno programmato ferie all’insegna dell’ecologia, in un parco o in una riserva naturale: nel 2014 erano l’8%, quest’anno il 6%. Stabili, invece, le preferenze per le città d’arte e le metropoli, verso le quali si orienterà il 19% dei viaggiatori, e le mete esotiche, scelte dal 3%.

Torna a piacere anche lo stabilimento attrezzato, scelto dal 45% di chi andrà in vacanza sotto l’ombrellone, contro il 42% registrato nell’estate 2014. L’opinione pubblica si divide invece perfettamente a metà sul tema degli ambulanti abusivi che girano per le spiagge: il 50% degli intervistati si è detto infastidito, contro un’altra metà che appare invece più disposta a chiudere un occhio. Chi non vede positivamente il fenomeno lo considera una dimostrazione della mancanza di legalità e di controllo nel nostro Paese (70%) , mentre meno di 1 su 5 (il 17%) lo interpreta come un segnale di degrado. Il 13%, infine, punta il dito sull’evasione fiscale da parte degli abusivi: un fattore sentito soprattutto tra i rispondenti del Nord Est.

 “La stagione è partita in sordina, ma grazie al caldo è poi andata in crescendo”, commenta Vincenzo Lardinelli, presidente di Fiba, l’associazione che riunisce gli imprenditori balneare di Confesercenti. “Un po’ per il cosiddetto consumo d’impulso, realizzato dagli italiani in fuga dalle città arroventate per recarsi nelle località di mare più vicine, un po’ perché  le mete  balneari rappresentano d’estate  sempre un forte richiamo turistico.  E gli stabilimenti  accolgono ed incoraggiano questa tendenza aumentando i servizi e soprattutto mantenendo fermi i prezzi. La parola d’ordine è: stabilità dei prezzi. Chi è riuscito ha anche abbassato un po’ le tariffe per andare incontro alla clientela, soprattutto in quelle zone del Paese dove la crisi si fa sentire di più. Parallelamente si è cercato di incrementare l’offerta con attività ricreative, sportive, fitness, mentre non si costruiscono più piscine in riva al mare, talvolta per le limitazioni imposte dalle Regioni, ma soprattutto per l’impossibilità di investire. Il dato positivo è che questo caldo eccezionale sta portando un incremento dei consumi in bibite, gelati e pasti nei ristoranti. Mentre il negativo è rappresentato dalla crescente presenza dell’abusivismo lungo i litorali. Un fenomeno che, nonostante l’impegno delle imprese balneari e le varie direttive di contrasto varate anche recentemente dal ministero, continua a sfuggire all’attenzione delle forze dell’ordine, a danno della clientela e del commercio locale”.

“Al di là della situazione contingente – conclude il Presidente di Fiba – continuiamo ad aspettare una normativa capace di garantire continuità. Siamo leader mondiali nei servizi di spiaggia ed è necessaria una regolamentazione compatibile con le normative europee, ma capace di salvaguardare questo settore di eccellenza del  turismo e dell’economia italiana. ”.

 

Roma 11 luglio 2015

 

Domanda: Quale tra i seguenti luoghi tradizionalmente considerati mete di vacanza Lei pensa di scegliere per la sua vacanza estiva principale? (% risposte)

 

2011

2012

2013

2014

2015

mare

48

53

50

48

54

città d’arte/metropoli

19

17

20

19

19

montagna

12

12

12

13

11

vacanze verdi (in Parchi, riserve…)

8

7

6

8

6

campagna

3

4

5

4

2

Terme/wellness o benessere

5

3

3

5

3

mete esotiche

3

2

2

3

3

lago/fiume

2

2

2

1

2

dati riportati a 100 in assenza di non risposte. Rispondenti: quanti dichiarano che andranno in vacanza

 

Domanda: Per quale tra i seguenti motivi quest’anno sceglierà una località di mare per le sue ferie? (% risposte)

 

% rispondenti

perché ama il sole e il caldo e per abbronzarsi

30

perché l’aria di mare è salutare

26

per natura e ambiente delle località balneari

18

per fare il bagno

8

perché ha una casa al mare

8

perché ci si diverte di più

5

perché è più conveniente

2

altro

3

 
 
Domanda: per le sue vacanze al mare, Lei preferisce: (% risposte)

 

2014

2015

lo stabilimento attrezzato

42

45

la spiaggia libera

58

55

dati riportati a 100 in assenza di non risposte

 

Domanda: le spiagge italiane sono quotidianamente battute da ambulanti abusivi che vendono costumi, asciugamani, parei, ecc.; alcuni sono anche dotati di strutture mobili per esporre la merce. Questo fenomeno la infastidisce?

 

% rispondenti

50

no

50

dati riportati a 100 in assenza di non risposte. Rispondenti: quanti dichiarano che andranno in vacanza al mare

 

Domanda: cosa la infastidisce di più di questo fenomeno?

 

2015

 rappresenta il degrado del Paese

17

 dimostra la mancanza di legalità e di controllo

70

 è una forma di evasione fiscale

13

dati riportati a 100 in assenza di non risposte. Rispondenti: quanti dichiarano che andranno in vacanza al mare  e che sono infastiditi dal fenomeno abusivi

 

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