Aperture domenicali, l’iter non si ferma: le proposte di revisione sono tornate all’esame della Commissione

Confesercenti: “Deregulation sta distruggendo le PMI del commercio”

Continua l’esame legislativo della liberalizzazione degli orari e dei giorni di apertura delle attività commerciali. Le proposte di revisione, tra cui la legge di iniziativa popolare di ‘LiberaLaDomenica’ sostenuta da Confesercenti e dalle firme di 150mila cittadini in tutta Italia, sono state  discusse in Parlamento, e adesso si apprestano a tornare all’esame della Commissione Attività Produttive.

“Confesercenti segue da vicino l’iter delle revisioni”, spiega l’associazione in una nota. “Ci siamo sempre battuti per una disciplina degli orari equilibrata, tale da consentire ai consumatori di soddisfare le proprie esigenze di acquisto di beni e agli operatori commerciali di poter contare su tempi di riposo adeguati per sé e per i propri dipendenti e collaboratori familiari. Con il decreto legge 201 del 2011, detto Salva-Italia, è stato improvvisamente imposto a tutto il settore del commercio un regime di totale deregulation degli orari delle attività commerciali, rendendo possibile dal primo gennaio 2012 l’apertura 24 ore al giorno tutti i giorni dell’anno, domeniche e festività incluse. Un regime che non ha eguali in Europa, e che è insostenibile per le quasi 800.000 imprese del commercio al dettaglio, che in 20 mesi hanno registrato un saldo negativo di circa 40mila unità per circa 110mila posti di lavoro perduti. Un colpo ulteriore a un settore già messo a dura prova dalla lunga crisi del nostro Paese, come testimoniano i 550mila negozi ‘sfitti per assenza di impresa’ rilevati da Confesercenti in tutta Italia nel 2013”.

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