Assoturismo Roma e Lazio, estate balneare 2020: attenzione, regole assurde e controlli serrati favoriscono la scelta di altre mete

A una settimana circa dall’ipotetica riapertura delle spiaggia in tutte le regioni d’Italia, Assoturismo Roma e Lazio per bocca del suo Coordinatore generale Daniele Brocchi, fa sapere che bisogna essere si attenti alle regole sanitarie ma non esagerare con divieti e paletti, perché tutto questo potrebbe scoraggiare le persone ad andare al mare e favorire altre mete meno complicate.

Fino ad oggi si è parlato di regole tipo 1 metro e mezzo o 2 tra persona e persona e di circa 10 mq ad ombrellone. Obbligo di mascherina sulle passerelle, divieti di giochi in spiaggia, ecc, tutto questo potrebbe disincentivare il turista italiano. Brocchi: “ francamente quando tutto si svolge in spazi aperti come poi in riva al mare, aree notoriamente ventilate trovo assurdo mettere paletti e divieti come se si dovesse stazionare all’interno di un negozio. Le persone sono state fortemente provate da stress in questo periodo e se devono decidere di passare la vacanza in tensione con il rischio di prendere una multa per essersi avvicinati troppo al lettino della coppia accanto, meglio stare a casa”.

Infatti si sa bene che in questo paese per ogni regola nuova che esce, specie in questo periodo, le prime settimane in particolare si scatenano sempre sceriffi e rangers facendo fioccare multe e mettendo nei guai sia i gestori che i clienti. Proprio a Roma in questi giorni con l’ordinanza della Sindaca, la n.92 che disciplina le fasce orarie per i negozi di vicinato e laboratori, c’è una confusione interpretativa non indifferente, pur essendo ben chiara la legge.

Continua Brocchi: “ ci sono nazioni poco distanti dall’Italia che vivono solo di mare, dobbiamo rapportarci anche con queste sulla scrittura delle regole, perché nel caso avessero regole meno ferree ci potrebbero sottrarre turismo interno. Rimane poi l’incognita spiagge libere ed attrezzate su come verranno gestite. Andare al mare senza poter passeggiare avanti e indietro sulla battigia, senza fare una partita a racchettoni, o senza un bell’aperitivo sulla spiaggia non è mare”.

Se la distanza interpersonale di un metro è la linea di principio generale, allora la si adotti ovunque ancor più all’aria aperta. L’igenizzazione delle superfici insieme al buon senso della gente, un buon senso già dimostrato in questi mesi, farà il resto. Si potrebbero applicare sanzioni solo per assembramenti.

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