Carni, presentata la metodologia per gli Indici Sintetici di Affidabilità Fiscale. Fiesa Assomacellai Confesercenti: massima attenzione per le PMI della distribuzione, necessaria verifica dell’attendibilità fiscale aziendale

La Legge 21 giugno 2017 n° 96, ha previsto, all’articolo 9 bis, l’istituzione degli Indici Sintetici di Affidabilità Fiscale tendenti a rafforzare la collaborazione tra i contribuenti e l’Amministrazione finanziaria.
Sul tema, lunedì 20 novembre, a Roma, presso la Sede della SOSE, si è svolta una riunione relativa all’esame e valutazione dei risultati dell’Indice Sintetico di Affidabilità Fiscale AM02U, Codice attività: 47.22.00 Commercio al dettaglio di carni e di prodotti a base di carne, applicabile alle attività di “macellerie”.
La riunione è stata coordinata dal Dottor Fabio Zaccaria (Responsabile dei rapporti con le Associazioni di Categoria), coadiuvato dai tecnici della SOSE. Erano presenti anche i Dirigenti dell’Agenzia delle Entrate.
All’incontro hanno partecipato Fiesa Assomacellai Confesercenti e Federcarni Confcommercio. La delegazione di Fiesa Assomacellai era composta dal Presidente Gianpaolo Angelotti e dal Vice Presidente Luigi Frascà.
Nel corso della riunione è stata presentata la metodologia utilizzata per l’elaborazione degli Indici Sintetici di Affidabilità Fiscale per il macro-comparto delle attività relative al settori carni.
È stato ribadito che gli ISA, saranno operativi dal 2018 a partire dall’anno fiscale 2017, e sostituiranno gli Studi di Settore, superandone la funzione di mero strumento di accertamento presuntivo, introducendo il meccanismo di rilevazione del grado di affidabilità del contribuente, garantendo allo stesso, secondo la SOSE, l’accesso a una serie di benefici sulla base di una tabella di affidabilità che va da 1 a 10.
L’obiettivo è quello di cogliere il profilo fiscale del contribuente definito nella complessità aziendale, utilizzando il meccanismo degli indicatori di affidabilità, appunto, suddivisibili nei gruppi degli “Indicatori relativi alle basi imponibili e alla gestione tipica dell’attività” e degli “Indicatori di anomalia” relativi a comportamenti non corretti o atipici per il gruppo o settore economico di appartenenza.
In termini temporali l’ISA si differenzia dagli Studi di Settore, in quanto la stima del modello prende a riferimento otto anni invece di uno, a garanzia di stime più vicine alla realtà e alla storia delle imprese.
La delegazione di Fiesa Assomacellai ha evidenziato la necessità imprescindibile di prestare la massima attenzione per le PMI della distribuzione carni in quanto, essendo numerosi gli elementi di verifica dell’attendibilità fiscale aziendale, inserite in un contesto di consumi calanti, fortemente influenzate dagli elementi legati alla territorialità e alla tradizione, che ha risentito più di altri settori delle nuove tendenze consumeristiche dovute alla propaganda vegana/vegetariana.
“La macelleria tradizionale – ha detto il Presidente Angelotti – risente di livelli concorrenziali fortemente aggressivi sulla carne, divenuta prodotto civetta nelle politiche di prezzo della GDO. Inoltre paga il periodo di crisi legato al calo della domanda interna e il forte aumento dei costi di gestione della Sicurezza Alimentare che si sono moltiplicati a partire dalla BSE oltre ai processi industriali e di globalizzazione dei mercati, che stanno mettendo il settore in difficoltà con importazioni sempre più massicce. Inoltre, abbiamo chiesto la verifica di alcuni Indici di Affidabilità che si intendono introdurre, valutandone, per simulazione, gli effetti e introducendo alcune modifiche sostanziali come nel caso dei prodotti conferiti in beneficienza o circa la localizzazione del negozio. In questo nuovo contesto delineato dagli Indici di Affidabilità Fiscale abbiamo posto il problema del superamento del registratore di cassa, che è un balzello inutile ai fini fiscali e serve solo a far avere delle multe ai commercianti.”

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