Bolkestein, ambulanti: il Governo non impugna la legge Toscana

La legge definisce nuovi criteri per assegnazione concessioni introducendo rinnovo tacito


Il Consiglio dei Ministri di ieri non ha impugnato la legge regionale della Toscana approvata lo scorso aprile (16/2019) con la quale si normano le concessioni per il commercio ambulante su aree pubbliche definendo nuovi criteri per l’assegnazione delle stesse introducendo, questo l’aspetto più rilevante della legge, il rinnovo tacito. Lo rende noto la Giunta regionale.

“La Legge regionale si è resa necessaria – commenta l’assessore regionale alle attività produttive, commercio e turismo Stefano Ciuoffo – in seguito al vuoto normativo creatosi dopo l’approvazione della Legge di Stabilità da parte del Parlamento a dicembre nella quale si eliminavano delle norme che definivano il quadro per le concessioni. Va reso merito al lavoro fatto in Consiglio regionale dal presidente della commissione sviluppo economico Gianni Anselmi per aver presentato la legge, in modo celere e condiviso con le categorie economiche, dopo un rapido ma attento giro di consultazioni. Siamo stati la prima regione italiana a farlo e adesso i 14 mila commercianti toscani possono lavorare con serenità di prospettiva e senza più le incertezze sulla materia”.

“Abbiamo ritenuto come Consiglio – dichiara il presidente della Commissione Gianni Anselmi -, e d’intesa con l’assessore che ringrazio per il costante accompagnamento, di assumere una iniziativa celere per dare immediatamente valore alle aziende e certezze agli imprenditori e ai comuni. Confidiamo che da questa legge passi un rilancio degli investimenti e la qualificazione dei mercati compresi quelli coperti, delle fiere e dei posteggi fuori mercato. La Toscana dialogando con le rappresentanze d’impresa ai vari livelli territoriali, che hanno dato un contributo decisivo di competenza, ha indicato una via che con la mancata impugnazione del Governo può essere seguita dalle altre regioni e questo ci gratifica molto per il metodo e per la sostanza”.

Secondo i dati dell’Osservatorio nazionale sul Commercio del Ministero dello Sviluppo Economico risultano presenti in Toscana 14.015 attività di commercio su aree pubbliche, tra sedi e unità locali, così suddivise per settore merceologico: 1.939 alimentare, 2.033 abbigliamento, tessuti e calzature, 4.412 abbigliamento e tessuti, 551 calzature e pelletterie, 4.261 altri articoli, 448 mobili e articoli di uso domestico, 371 settore non specificato.

Le province con le maggiori presenze sono Firenze (3.241), Pisa (2.332), Livorno (1.922), Lucca (1.335), Massa-Carrara (1.326) e Pistoia (1.145). Seguono Arezzo (829), Prato (830), Grosseto (684) e Siena (371). Nel triennio 2013-2015 in Toscana le imprese ambulanti sono aumentate del 6,39%, passando da 3,44 a 3,73 imprese per 1.000 abitanti. I mercati in Toscana sono 650, di cui 85 giornalieri e 565 a cadenza settimanale, bisettimanale o mensile. Inoltre operano 1.720 fiere.

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