Comunicato agli iscritti Unerbe

Devasini: ”Consentire ai titolari di attività relative al settore dell’estetica di fornire alla clientela prodotti erboristici e integratori alimentari comporterebbe un’ingiustificata e assurda deroga alle norme generali, che potrebbe mettere a repentaglio la salute dei consumatori

Unerbe Confesercenti ha preso posizione contro il Disegno di Legge n. 4350 che darebbe la possibilità anche alle attività professionali del settore dell’estetica, ovverosia estetista, tatuatore e piercer, make up artist, onicotecnico, lash-eyebrow marker, socio-estetista di vendere “alla clientela prodotti erboristici e cosmetici e integratori alimentari idonei a favorire e ad accrescere lo stato di benessere derivante dalle prestazioni svolte” con una lettera del Nostro Presidente Nazionale Maurizio Devasini al Presidente della X^ Commissione della Camera dei Deputati.
“Questa Associazione, in rappresentanza dei propri iscritti erboristi e titolari di erboristeria, esprime il proprio fermo dissenso sui contenuti della norma proposta, la quale, oltre a dequalificare il prodotto di erboristeria/integratore alimentare, che ha caratteristiche tali da esigere una approfondita conoscenza, da parte del distributore, dei contenuti e delle modalità di conservazione e somministrazione, comporta potenziali rischi per la salute del consumatore – scrive Devasini – professionisti di un settore diverso da quello principalmente interessato, aventi qualifiche assolutamente inconferenti, andrebbero a consigliare il consumo a fini salutistici sulla base di conoscenze inesistenti, relative a non meglio precisati corsi regionali di aggiornamento”, fra l’altro non obbligatori (“ove previsti”).
“Consentire ai titolari di attività relative al settore dell’estetica di fornire alla clientela prodotti erboristici e integratori alimentari, comporterebbe un’ingiustificata e assurda deroga alle norme generali, di livello statale, in materia di commercio degli alimenti, deroga cui – fra l’altro – conseguirebbe una ingiusta sperequazione ai danni della Categoria degli erboristi, i quali per commercializzare prodotti erboristici e/o integratori alimentari debbono dimostrare il possesso dei requisiti professionali”.

Leggi la Lettera inviata al Presidente X^ Commissione della Camera

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