Crispino: non basta la resilienza per far crescere l’imprenditoria a conduzione femminile

Le parole della presidente di Impresa Donna Confesercenti

In concomitanza con la Giornata internazionale contro la violenza di genere (25 novembre), parte il 12° Giro d’Italia delle donne che fanno impresa organizzato da Unioncamere insieme ai Comitati per l’imprenditorialità femminile delle Camere di commercio.

Come di consueto, Unioncamere scatta la fotografia della situazione delle imprese a conduzione femminile e secondo quanto emerge dell’analisi realizzato nell’ambito del Rapporto nazionale Impresa in genere, le donne pagano il conto più alto nell’attuale situazione di crisi derivata dall’emergenza Covid-19.

“A le donne imprenditrici, e in generale tutte, le donne, non basta più il carattere resiliente che le contraddistinguono – afferma Anna Maria Crispino, Presidente Impresa Donna Confesercenti -. Con questa situazione di emergenza si è fatta ancora più evidente la necessità di politiche mirate nell’ottica di genere e in particolare per l’acceso al credito. Infatti, se negli ultimi anni avevamo visto numeri positivi nella crescita delle imprese a conduzione femminile, dai dati di Unioncamere emerge invece un risultato negativo non solo in quanto a nuove imprese ma soprattutto le difficoltà a cui devono far fronte le donne rispetto ai colleghi maschi. Non si tratta soltanto di una questione di parità – prosegue Crispino –, la crescita delle donne imprenditrici comporterebbe un valor aggiunto per la crescita dell’economia del Paese, così come la partecipazione femminile al mondo del lavoro. E in ricordo della Giornata internazionale contro la violenza di genere, va sottolineato che uno strumento di prevenzione sarà sempre il garantire alle donne una indipendenza economica, attraverso la partecipazione al mondo del lavoro e dell’economia”.

 

Leggi il Comunicato Stampa di Unioncamere

– La quarta edizione del Rapporto impresa in genere è disponibile su unioncamere.gov.it

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