Cuneo fiscale, l’impegno del Governo: a maggio 80 euro in più in busta paga per 10 milioni di italiani

10 miliardi di tasse in meno per i redditi fino a 1.500 euro. Modificato il contratto a termine.

Dieci miliardi di riduzione dell’Irpef per i lavoratori con redditi fino a 1500 euro al mese, per un totale di circa 10 milioni di italiani e un taglio dell’Irap del  10%, finanziato da un aumento dell’aliquota sulle rendite finanziarie, bot esclusi, al 26%. Sono questi i contorni del taglio del cuneo predisposto dal Governo Renzi, formalmente approvato come impegno dal Consiglio dei Ministri di oggi. Ma si tratta – ha assicurato il Premier in conferenza stampa – di una decisione “irrevocabile”. “Abbiamo approvato la relazione del presidente del Consiglio che ha individuato i destinatari” del provvedimento, ha chiarito Renzi.  “Gli atti tecnici, dal Def al Dl attuativo, alle misure delle singole aziende che dovranno intervenire, saranno realizzati da qui al 30 aprile del 2014”. I provvedimenti arriveranno dopo la presentazione del Def e del piano della spending review di Cottarelli, comunque in tempo per essere in vigore dal 1 maggio.

“L’intervento – ha sottolineato comunque il Presidente del Consiglio – è di portata storica. Il taglio del cuneo fiscale interessera’ 10 milioni di italiani per un totale di 10 miliardi di euro all’anno, circa 80 euro netti al mese”, ha sintetizzato, puntualizzando poi che si tratta di “1000 euro l’anno per i redditi fino a 1500 euro netti al mese”. La riduzione fiscale avverrà tramite detrazioni Irpef fisse, e punta a produrre uno choc positivo sui consumi di, ha assicurato Renzi, se ne avvantaggeranno anche le imprese: “la maggior parte degli imprenditori con cui ho parlato si sono detti favorevoli al taglio Irpef”, ha riferito.

La data di varo del provvedimento è slittata dal primo aprile a maggio, ha detto ai giornalisti, per problemi tecnici. “Le volevo dal primo aprile, ma sono stato respinto con perdite: non ci sono i tempi tecnici, bisogna modificare le buste paga e ‘nun gliela famo’”, scherza.

I provvedimenti per le imprese: debiti Pa, fondo di garanzia e sconto Irap

Scatteranno il primo maggio anche i provvedimenti che interessano le imprese. Arriva  lo sblocco di 68 miliardi totali di debiti della Pubblica amministrazione, per testimoniare che lo “Stato rispetta i patti” e il rafforzamento del fondo di garanzia con 500 milioni di euro, oltre a una riduzione dell’Irap del 10%, finanziata con l’aumento della tassazione sulle rendite finanziarie: l’aliquota passa dal 20 al 26%, in linea con l’Europa, “senza toccare i bot”. La copertura per i due provvedimenti, spiega Renzi, “e’ fatta sulla base del risparmio di spesa e sulla base di numeri macroeconomici generali, senza l’aumento di tassazione”. Buona parte delle risorse infatti, arriva dalla spending review che per il 2014 “assicura in tutto 7 miliardi, ma il margine per le coperture delle misure del governo “e’ ben oltre i 10 miliardi di euro”. Comunque “saranno rispettati tutti gli adempimenti europei”.

 “I tagli delle imposte – ha spiegato il Ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan – saranno finanziati da tagli di spesa permanente a regime dall’anno prossimo, quest’anno la situazione e’ di transizione e si utilizzeranno i margini dell’indebitamento, perche’ il rispetto dei vincoli e’ fondamentale per noi”. Questo, considerato anche che “dal taglio delle tasse e del cuneo ci saranno effetti espansivi sulla crescita e l’occupazione”. Comunque, “laddove vi fossero scostamenti servirebbe l’approvazione del Parlamento e della Commissione Europea”.

Lavoro: nuovo contratto a termine, sparisce la causale. Piano per casa e scuola

Dal Cdm di oggi arrivano anche un decreto e un disegno di legge che puntano soprattutto sui precari. Il contratto a termine cambia infatti volto: non potrà’ durare piu’ di tre anni e non dovra’ piu’ avere una causale. Casa e scuola completano infine il quadro: arriva infatti il piano messo a punto dal ministro Lupi che prevede sostegno all’affitto a canone concordato, ampliamento dell’offerta di alloggi popolari, sviluppo dell’edilizia residenziale social e quello per l’edilizia scolastica. “Abbiamo alimentato a 3,5 miliardi – spiega Renzi – il plafond a cui attingere per comuni province per le scuole e chi vuole attingere lo fara’ con procedure semplificate. E l’unita’ di missione (una sorta di cabina di regia) sara’ attiva a Palazzo Chigi”.

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