Dl Crescita: ok alla riapertura dei termini per la rottamazione e il saldo e stralcio delle cartelle

Agenzia Entrate, pace fiscale: le domande presentate al 30 aprile hanno portato alla rottamazione di circa 13 mln di cartelle per valore oltre 38 mld

Via libera delle Commissioni Bilancio e Finanze della Camera all’emendamento al Dl Crescita che prevede la riapertura dei termini della rottamazione-ter delle cartelle e del saldo e stralcio per i contribuenti che non sono riusciti a presentare la domanda di adesione entro lo scorso 30 aprile. La proposta di modifica prevede che il debitore presenti entro il 31 luglio la domanda di adesione.

Le domande potranno essere presentate da chi ha ricevuto la lettera del fisco tra il 2000 e il 2017. Versando le imposte o contributi dovuti sarà possibile  rimettersi in regola, senza dover pagare sanzioni e interessi.

Il debito fiscale potrà essere saldato in un’unica soluzione (da versare entro il 30 novembre) o dilazionando il pagamento in 17 rate (con il versamento della prima entro novembre e pari ad almeno il 20% del totale). Con il saldo e stralcio, invece, sarà possibile fare pace con il fisco pagando solo una quota delle somme dovute; la misura potrà essere utilizzata solo da chi è in difficoltà economica (con un Isee fino a 20.000 euro).

Secondo quanto ha riportato Antonino Maggiore, Direttore generale dell’Agenzia delle Entrate, nel corso di un’audizione in Commissione Finanze del Senato, la pace fiscale ha fatto il pieno di adesioni, con oltre 1,7 milioni di domande presentate entro la scadenza fissata dalla legge al 30 aprile scorso, di cui 332 mila richieste per il “saldo e stralcio” e quasi 1,4 milioni per la cosiddetta rottamazione-ter, per un totale di 12,9 milioni di cartelle rottamate pari a 38,2 miliardi di euro. In particolare, considerato che ciascun contribuente poteva presentare più di una richiesta, le domande pervenute sono riferibili a una platea di circa 1,5 milioni di contribuenti, di cui circa 320 mila per il “saldo e stralcio” e circa 1,2 milioni per la “rottamazione-ter”.

I due provvedimenti agevolativi, che consentono ai contribuenti di pagare in forma ridotta i debiti iscritti a ruolo tra il 1 gennaio del 2000 e il 31 dicembre del 2017, hanno fatto registrare numeri da record rispetto alle precedenti rottamazioni, con 12,9 milioni di cartelle interessate per un controvalore di 38,2 miliardi di euro.

Valori in crescita rispetto alla prima edizione della definizione agevolata, dove le cartelle oggetto delle richieste erano state circa 9,5 milioni per un valore di circa 27,7 miliardi di euro, nonché rispetto alla seconda edizione che aveva riguardato circa 4,5 milioni di cartelle per un valore di circa 13,9 miliardi di euro.

I 38,2 miliardi sono il valore di carico complessivo mentre è pari a 21,1 miliardi la base effettivamente riscuotibile dalla rottamazione ter. Quanto al “saldo e stralcio” l’importo da cui partire è pari a 6,5 miliardi. I 21,1 miliardi della rottamazione “ter” e i 6,5 miliardi del “saldo e stralcio” costituiscono “la base di riferimento per determinare, in relazione all’effettivo adempimento delle istanze presentate dai contribuenti, il gettito che deriverà dalla definizione agevolata”, ha sottolineatoAntonino Maggiore in commissione al Senato.

Per il saldo e stralcio si pagherà una percentuale che varia dal 16 al 35 per cento dell’importo dovuto già “scontato” delle sanzioni e degli interessi di mora.

Le richieste di adesione presentate in modalità telematica (tramite il portale di Agenzia delle entrate-Riscossione e via Pec) sono risultate pari al 64% del totale, mentre il 35% delle domande è stato consegnato agli sportelli sul territorio e il restante 1% è pervenuto attraverso altri canali postali tradizionali.

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