Enasarco: attuale governance ha fallito, serve un cambiamento

La conferenza stampa con i membri del CDA in quota Fiarc, Federagenti, Anasf e Confesercenti

Presso il Centro Congressi Cavour di Roma si è svolta quest’oggi una conferenza stampa volta ad accertare lo stato dell’Enasarco ed annunciare le iniziative congiunte programmate con l’obiettivo di cambiare l’organizzazione e la governance della Fondazione. 

All’evento hanno partecipato i consiglieri di Enasarco Nino Marcianò, Presidente di Fiarc, Luca Gaburro, Segretario Generale Federagenti, Davide Ricci, membro di Federagenti, Gianni Triolo, membro di Confesercenti, ed Alfonsino Mei, membro di Anasf.

“Le questioni centrali di Enasarco non sono state affrontate e sono dunque peggiorate, a partire dalla gestione immobiliare e finanziaria. E la prima pesa per il 40%, con un rendimento negativo. E’ necessaria più trasparenza nei processi decisionali, soprattutto per il bilancio. Ma anche procedere a una riorganizzazione della struttura, anche per valorizzare le risorse del personale. Le nostre richieste però, sono rimaste inascoltate”, dichiara Gianni Triolo, consigliere in quota Confesercenti.

“Abbiamo tentato di sollecitare più volte il cambiamento, senza successo. Noi non vogliamo chiudere Enasarco, noi vogliamo governarlo in maniera efficiente, renderlo una Fondazione solida e strutturata per svolgere al meglio la sua funzione a servizio degli iscritti. Per questo siamo qui insieme, per perseguire una strategia di discontinuità che punti ad avviare un cambiamento epocale e reale di Enasarco”, dichiara Antonino Marcianò, consigliere e Presidente nazionale di Fiarc.

Vogliamo rendere pubblico il nostro malcontento sull’attuale governance dell’Enasarco, abbiamo dichiarato il nostro voto contrario al budget 2019, potrebbero verificarsi segnali di disequilibrio per la Cassa. Avvieremo un percorso condiviso in vista delle prossime elezioni Enasarco a tutela delle pensioni di categoria e per risolvere diversi e seri problemi”, le dichiarazioni di Luca Gaburro, Segretario Generale Federagenti.

“Siamo stati messi sempre di fronte a fatti compiuti, senza alcun margine per discutere sostanzialmente le scelte. Alla luce di tutte le problematiche esposte, che continuano a non essere affrontate efficacemente e che connotano a mio avviso la mancanza di una visione di prospettiva che è invece necessaria. “Esprimo rammarico e continuo ad avere un’inclinazione di dissenso in merito”,  è la conclusione del consigliere Alfonsino Mei, membro Anasf.

 

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